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Cosa significa fare storytelling oggi? Saper raccontare è un’arte viva dalla notte dei tempi e oggi è utile anche per il business. Partiamo da un assunto: se non siamo noi a raccontare la storia della nostra azienda, del nostro brand, delle nostre persone, lo farà inevitabilmente qualcun altro al posto nostro. Per questo quindi è tanto importante prendere in considerazione l’arte di raccontare.
Ma cosa raccontare? L’obiettivo sarà trovare non una semplice storia, ma la storia giusta, quella che sarà in grado di stimolare i pensieri, accendere le emozioni, eccitare i sensi e soprattutto determinare le risposte dei nostri storyholder. Fare storytelling significa studiare, progettare e rendere efficaci i racconti. Non è infatti un immediato gesto creativo o il frutto di un’intuizione geniale, ma prevede tre precisi step di sviluppo: innanzitutto definire la strategia, e cioè mappare temi, pubblici, canali, obiettivi, desideri e problemi; poi creare i contenuti, che ci consentono di generare una grande storia che tenga conto di temi, paure e risorse; infine il media design, ovvero saper raccontare la storia, gestire le conversazioni, avvalendosi di più strumenti. La storia giusta inoltre ha caratteristiche precise: è quella degli altri, di chi la ascolta, non di chi la racconta, perché la persona che abbiamo di fronte deve potersi identificare con quanto narrato e interessarsene. Si basa sulle difficoltà e sulla capacità di dare una soluzione a un problema riconosciuto e sentito dal destinatario. Deve farsi ricordare, superando il pregiudizio e innestandosi nella memoria dell’ascoltatore. L’opera più grande dell’arte di raccontare che possiamo creare è quindi il valore, l’unico elemento che convincerà le persone ad affidarsi a noi.