di Alessandra Aleotti
Devo ammetterlo, ci sono poche cose che nella vita mi mettono in imbarazzo, probabilmente sarà per il carattere o perchè alla mia età ormai non mi vergogno più di niente. Ma l’inglese? Vogliamo parlare dell’inglese?
Bene. Partiamo con il dire che ricopro il ruolo di Art Director, che i miei colleghi sono il Copywriter, il Social Media Manager, il Project Manager, il Videomaker e che ogni mattina parliamo di Google Ads, account base marketing, tone of voice, above the fold. Voi capirete bene che per una persona che ha frequentato un Istituto d’Arte in cui, ai tempi (non dirò mai a che periodo mi riferisco), la lingua straniera non era contemplata nel programma di studi, parlare in inglese può essere tremendamente imbarazzante!
E so già cosa starete dicendo adesso: ma guarda che ci sono tantissimi corsi che puoi fare per imparare. Sì, certo, e pensate che non ci abbia provato? Mi sono buttata su corsi in presenza, corsi online, ho seguito la mitica Norma di Norma’s Teaching su Instagram, ora sono passata a TikTok (non fatemene una colpa) e ai suoi milioni di influencer che ogni giorno cercano di insegnarti l’inglese con video di 15 secondi (vi assicuro che sono davvero tanti) ma niente. Io e la lingua anglosassone non riusciamo a consolidare il nostro rapporto di amicizia. Vorrei riuscire a pronunciare qualche frase senza dovermi sentire come un bambino in prima elementare che si cimenta con le prime lettere dell’alfabeto, la cui la mano trema e scrive una o al posto della a. Vorrei riuscire a parlare con i colleghi senza che dall’altra parte mi guardino con quella tipica espressione da ma cosa caspita hai detto? E vi assicuro che nel quotidiano mi succede spesso. Anche se a pensarci bene mi succede anche quando parlo in italiano. Ma questa è un’altra storia su cui rifletterò in un altro momento.
Comunque non mi arrendo, sono sicura che prima o poi riuscirò a superare questo imbarazzo. Probabilmente il mio prossimo step sarà la facoltà di lingue all’Università della terza età. Dopo di che, io e l’inglese saremo buddy-buddy.