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MicheleAmoretti5_optI dispositivi mobili (smartphone, tablet, ma non solo questi) sono in grado di individuare in modo automatico la propria posizione geografica, per mezzo della tecnologia GPS, della misurazione della potenza del segnale tra dispositivo e stazione radio base all’interno della cella telefonica, dell’interazione con i diversi access point WiFi situati nelle vicinanze, o dell’analisi l’indirizzo IP del dispositivo. Diversi Location Based Service (LBS) sono stati sviluppati per sfruttare questa funzionalità.

I principali LBS riguardano la ricezione di informazioni relative all’area geografica in cui si trova l’utente: mappe, notizie sui luoghi d’interesse, informazioni meteo, offerte commerciali. Alcuni social network – come Facebook, Foursquare e Instagram – utilizzano gli LBS per consentire la generazione di post geolocalizzati. In termini di business, gli LBS sono molto importanti, in quanto consentono la creazione di offerte personalizzate in base al luogo in cui si trovano i potenziali clienti, nonchè la possibilità di raccogliere dati sulle loro abitudini di consumo.

Vi sono poi altri aspetti di non secondaria importanza. Gli LBS vengono sempre più spesso utilizzati dalle forze dell’ordine e giudiziarie nelle loro attività investigative, per ricostruire gli spostamenti dei sospetti di atti criminosi o per la ricerca di persone scomparse. Sono anche utilizzati per localizzare veicoli aziendali in caso di furto. Interessanti, dal punto di vista dell’efficienza e del rispetto della privacy, sono le soluzioni decentralizzate, in cui le informazioni di localizzazione non vengono raccolte da un server, ma condivise tra gli utenti in modalità peer-to-peer. Tuttavia si tratta di sistemi promettenti, ma ancora in fase sperimentale, per cui è meglio riparlarne tra qualche mese.