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I sistemi dati, la loro creazione e la loro interpretazione rivestono sempre più interesse nel mondo della digital transformation degli ultimi dieci anni.
Numerosità dei dati (big data) così come la loro struttura o sicurezza, sono sotto la lente di indagine della tecnologia da diversi anni producendo strumenti sempre più sofisticati ed efficienti di analisi (business analytics).
Se però l’attenzione viene spostata dal dato all’informazione, dal bit alla decisione sui numeri, lo scenario cambia completamente e l’ottica puramente tecnica risulta insufficiente per scegliere le migliori decisioni. I dati che contano, nei sistemi di controllo gestione, sono quelli che conducono alle migliori informazioni, non necessariamente le più precise ma certamente le più determinanti e le più complete.
I dati di tipo quantitativo devono essere accompagnati da dati di qualità capaci di rappresentare al meglio le situazioni di business, dalla strategia, ai competitor, fino all’ottica interna produttiva.
La tecnologia da sola non è ancora in grado di leggere i dati trasformandoli in informazioni per le decisioni, perché manca quella discriminante di scelta che per fortuna rimane ancora in mano all’uomo e alle proprie idee d’impresa.
Distinguere i dati che contano da quelli inutili, è attività professionale specifica del manager e/o del consulente digitale capaci di rendere più snella la decisione, più semplice la sua definizione e, quindi, più veloce la sua attuazione e verifica.