Il rispetto della legalità e della correttezza negli affari è elemento indispensabile dell’attività d’impresa, fondata sulla fiducia. In ambito aziendale il termine compliance è utilizzato con il significato di conformità ad una legge, ad uno standard, alle migliori e a politiche imprenditoriali.
Adottando la compliance aziendale si adotta un vero e proprio sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.
Dunque la compliance aziendale definisce la flessibilità dell’azienda e la sua capacità di conformarsi alle norme e si prefigge, al contempo, di prevenire il rischio di non conformità dell’attività aziendale alle norme, di implementare e consolidare il rapporto fiduciario con la clientela e con gli stakeholders. Sempre più aziende si trovano a dover gestire la propria conformità normativa in vari settori, come ad esempio tutela del consumatore, certificazioni di qualità e normative Iso, sicurezza informatica e data protection, prevenzione degli incidenti e sicurezza sul posto di lavoro, normativa antiriciclaggio, privacy e trattamento dei dati personali, lotta alla corruzione, responsabilità degli enti e delle persone giuridiche.
Le attività di compliance svolte in questi, e altri, settori hanno tutte come scopo il raggiungimento dello stesso obiettivo: riorganizzare la struttura aziendale fornendo all’organizzazione interna delle misure preventive per evitare il rischio di subire sanzioni senza perdere in competitività sul mercato, valorizzando contemporaneamente l’immagine e la reputazione dell’impresa.
In tema di compliance, di fondamentale importanza è l’adozione del modello di organizzazione, gestione e controllo aziendale previsto e (poco) disciplinato dal d.lgs. 231/2001, ma ne parleremo la prossima volta.