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Opinioni

L’insostenibile lentezza del civile

Di 05/04/2015Marzo 15th, 2023No Comments

Massimo Romolotti_optLe numerose riforme del sistema Giustizia non hanno intaccato la lentezza del processo. La riforma della giustizia civile, la quarantottesima dal 1990 a oggi, dovrebbe portare al dimezzamento dell’arretrato e ridurre la durata del giudizio civile di primo grado a soli dodici mesi. Tutto questo deve essere concretizzato in un più ampio progetto di riscrittura del Codice di procedura civile che la commissione Berruti sta stilando. L’intento è abbassare la soglia dell’ingiustificato ricorso al giudice. Per questo il legislatore impone il principio della degiurisdizionalizzazione: si ricorre al giudice quando effettivamente vi è la necessità.

Sono sempre stato un convinto sostenitore dell’Arbitrato come procedura alternativa anche perché i tempi della giustizia non collimano con le richieste del mondo produttivo, che necessitano risposte, oltre che autorevoli e chiare, veloci. Nel documento Italia 2015 di Confindustria, si legge: “Il tema della giustizia è centrale per la crescita economica, oltre che per la convivenza civile. I tempi dei processi sono irragionevolmente lunghi e questo è inaccettabile in un paese civile. La certezza del diritto appare spesso una mera petizione di principio. La fiducia dei cittadini e delle imprese è così gravemente intaccata e l’attività economica diventa eccessivamente rischiosa. Si abbassa la propensione a investire, anche dall’estero”.

La legge 162/2014 si propone di ridurre l’arretrato civile favorendo il ricorso ad arbitrati per le cause pendenti e a tutte le modalità transattive come la negoziazione assistita dagli avvocati, la conciliazione, la mediazione. È in atto un cambiamento radicale e anche noi avvocati siamo chiamati a intervenire per trovare soluzioni agli interessi contrapposti. Ma l’avvocato può intervenire ancora prima, in via preventiva, se l’imprenditore e il cittadino si affidano alla sua competenza per avere gli strumenti migliori per decidere ed evitare anche di restare intrappolati dopo nelle lungaggini del processo civile.