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La telemetria si fa M2M

By 16/07/2013Marzo 15th, 2023No Comments

Il concetto di telemetria – macchine e sensori remoti che collezionano dati e li inviano a un sistema centralizzato, dove vengono poi analizzati – è noto da diversi anni. Questa idea, però, si sta sviluppando in modo completamente nuovo grazie alle moderne tecnologie di comunicazione. Precisamente, il connubio tra sensori wireless, Internet e sistemi di elaborazione ha dato vita alle cosiddette comunicazioni machine-to-machine (M2M), che possono essere applicate a contesti business, industriali e governativi, ma anche privati.

Le tecnologie M2M riguardano sia il flusso di dati tra macchine che quello tra macchine e persone. L’informazione fluisce attraverso una rete wireless, a partire da ciascuna macchina, fino a raggiungere un sistema in grado di memorizzarla, analizzarla e sfruttarla. Le comunicazioni M2M allargano gli orizzonti della telemetria al di là delle applicazioni scientifiche o ingegneristiche tradizionali e chiuse su se stesse, sfruttando Internet per raggiungere uffici, abitazioni, negozi, luoghi di svago. La tecnologia M2M ha diverse incarnazioni a seconda dei dispositivi coinvolti, dagli smartphone alle macchine industriali.
I device dotati di sensori sono sempre più piccoli ed economici. Internet a banda larga è ormai molto diffusa – l’Italia è un po’ più indietro rispetto agli altri paesi Europei e agli Stati Uniti, ma non potrà esserlo ancora per molto tempo. I sistemi di elaborazione sono sempre più potenti ed economici. La memorizzazione e l’analisi di grandi quantità di dati può essere anche affidata ai servizi Cloud, con notevoli vantaggi economici. È poi importante ricordare che il protocollo di rete IPv6 consente di assegnare indirizzi univoci a più di quattro miliardi di dispositivi connessi a Internet (cfr. Imprenditori, marzo 2013). Si può quindi facilmente immaginare quanto si diffonderanno le comunicazioni M2M quando il protocollo sarà pienamente supportato dai fornitori di servizi Internet.

Le possibili applicazioni sono tante, e saranno sempre di più. In ambito energetico, le comunicazioni M2M potranno essere utilizzate a supporto del cosiddetto Smart Grid (che tratterò in modo più approfondito in uno dei prossimi articoli), per monitorare e facilitare la produzione decentralizzata, la distribuzione e il commercio dell’energia. In ambito industriale, dispositivi wireless dotati di sensori potranno essere applicati alle macchine per monitorare le linee di produzione, consentendo di individuare eventuali malfunzionamenti o inefficienze – una volta risolto il problema, tali dispositivi potranno essere rimossi e utilizzati altrove. Come ultimo esempio, in ambito domotico (e di Ambient Intelligence), le abitazioni potranno essere dotate di sistemi di monitoraggio sempre più efficaci e sempre meno invasivi.