L’ASSOCIAZIONE SPORTIVA
Intervista a Mauro Rozzi, presidente di Uisp Emilia Romagna
> di Tatiana Salsi
Quali strategie mette in campo l’associazione per attirare le persone verso la pratica sportiva?
Normalmente le associazioni si basano su storia, competenza ed esperienza per avvicinare i potenziali soci. In primo piano c’è il valore delle persone: educatori, tecnici e dirigenti. L’associazionismo, e in particolare quello dedito alle attività di base con il volontariato, non è dunque abituato alle tecniche di marketing, ma credo che queste siano realtà a cui ci si dovrà aprire. Sono ancora pochi i casi di associazioni che hanno creato una società di gestione e si sono confrontate con il mercato e le aziende private.
Cambiano tempi e approcci allo sport. Qual è l’atteggiamento delle associazioni?
Oggi il mondo sportivo si deve rivolgere a target molto diversi rispetto a prima, e in futuro dovranno essere sempre più considerati temi come prevenzione, salute, alimentazione, ambiente e stili di vita. Rispetto al passato è cambiato il tempo dedicato all’attività fisica, i modi di fare sport stanno mutando rapidamente: le associazioni dovranno cercare di coinvolgere maggiormente i soci.
All’associazione si accede solo con il tesseramento. Ci sono iniziative mirate ad aumentare il numero degli iscritti?
Finora non ci si è posti il problema della ricerca di nuovi associati con un approccio scientifico, ma bisognerà fare uno sforzo in questo senso. I contributi pubblici calano, le spese fisse degli impianti no; inoltre le famiglie sono in difficoltà e lo sport non ha più appeal come anni fa. Questo sarebbe il momento (anzi, siamo già in ritardo) per sviluppare nuove e più efficaci tecniche di marketing.
Come viene gestito il rapporto con gli sponsor?
Poche aziende investono in modo consistente su attività di avviamento allo sport, e preferiscono puntare sulle squadre professionistiche o semi-professionistiche. Quelle che si confrontano con lo sport di base e il mondo dilettantistico trovano spesso realtà non adeguatamente organizzate, incapaci di seguire le esigenze di marketing. È un ambito strategico in cui l’associazionismo sportivo dovrà impegnarsi maggiormente.