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Opinioni

Ottantasette anni

Di 19/03/2013Marzo 15th, 2023No Comments

Abbiamo 87 anni di tempo per adattarci al cambiamento: 87 anni per capire come fare a gestire il passaggio dalla carta al digitale. Secondo Earl Wilkinson – direttore esecutivo della Inma, la International News Media Association – quella tra la penna e i tasti è una battaglia impari: “Gli editori faranno principalmente carta o digitale nel 2100? È una domanda sciocca: faranno digitale – scrive – Gli editori faranno principalmente carta o digitale nel 2013? Altra domanda sciocca: faranno carta. Per tutti gli editori del pianeta il passaggio al digitale avverrà in un momento qualsiasi nei prossimi 87 anni”.

Viviamo in un momento ibrido, dove il sistema dei media si basa ancora sulla stampa ma tutto sembra fluttuare in direzione opposta. Anche nel mondo digitale, però, non tutto funziona ancora a dovere: e mentre il programma Truth Teller del Washington Post verifica in diretta le affermazioni dei politici – rendendo immateriale e robotico il giornalismo watchdog – e Newsweek rinuncia alla carta per la rete, non sono ancora molte le testate online capaci di sopravvivere. Almeno per il momento, certo. Tutto sta per cambiare, si procede per tentativi, intuizioni geniali e tonfi clamorosi. Nessuno sa bene cosa fare, ma tutti hanno ben presente che, a un certo punto, produrre un giornale su carta non sarà più economicamente sostenibile.
«Tu vorresti fare il critico musicale – mi disse dieci anni fa Riccardo Bertoncelli dopo una lezione all’università – Ma tu vuoi fare un lavoro che non esiste già più». Aveva ragione, e il suo discorso vale per molti altri ambiti: le edicole cambieranno forma, perderemo l’abitudine a radunare i fogli dei quotidiani che si ostinano a scompaginarsi, l’intero sistema dei media dovrà imparare altre regole. E noi? Noi continuiamo a uscire anche su carta, e a farvi sfogliare qualcosa che riteniamo bello. E, lo promettiamo, impiegheremo meno di 87 anni per capire come adattarci al nuovo.