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Primarie del centrosinistra: si è ormai detto di tutto sui candidati – e sui tre protagonisti forse anche troppo. Poco invece si è parlato delle loro strategie di comunicazione. Perciò vorrei proporvi una comparazione tra quella di Renzi e quella di Vendola.

Il sindaco di Firenze, per lanciare la sua candidatura, ha scelto lo slogan “Adesso!” adottando stile e metodi che ricordano molto da vicino quelli dei candidati alle elezioni americane. Innanzitutto i colori: il rosso e l’azzurro, proprio come accade negli Usa. Poi, il modo itinerante di procedere casa per casa, città per città, è un analogo della campagna Stato per Stato dei colleghi oltreoceano. Anche la verve televisiva e la volontà di apparire ricordano molto il comportamento dei candidati a stelle e strisce. Il sistema di raccolta fondi infine è copiato, mutatis mutandis, da Obama: sul sito della campagna di Renzi è apparso fin dal primo momento un camper che deve raggiungere un traguardo e ha bisogno di benzina fornita dai sostenitori sottoforma di donazioni.

Se Renzi fa il politico yankee, Vendola dal canto suo ha messo in piedi una comunicazione social e smart. Il governatore della Puglia ha proposto la campagna “Oppure”: su un apposito profilo Facebook sono raccolte immagini con slogan tipo “L’Italia frana” oscurati con lo slogan “Oppure Vendola”, a far capire plasticamente che un’alternativa c’è. Una collezione di immagini adattissime a una condivisione social: immediate, virali, con colori accattivanti, e pure modificabili, danno modo agli utenti di sbizzarrirsi anche nelle parodie che, comunque, contribuiscono a rafforzare il brand. Slogan semplici, immagini efficaci, interattività: esattamente quello che vuole il web. Anche il sito internet è totalmente declinato alla condivisione, con collegamenti immediati a Facebook, Twitter, Youtube, Blog.

Forse la politica in Italia è sempre la stessa. Ma, almeno sulla comunicazione, qualche novità sembra essere arrivata per davvero.