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Ci sono outing che, sul momento, vengono sottovalutati. Non solo: addirittura attaccati, criticati, perfino derisi, a testimonianza che mentre si vive il presente non si è ancora in grado di capirlo. Perciò si attacca chi dice le cose come stanno. La Cassandra di cui parliamo, al secolo è Terry De Nicolò, una donna del giro di Gianpi Tarantini, una tra quelle escort che si ipotizza frequentassero la casa di Silvio Berlusconi per fargli passare serate di suo gradimento e guadagnarsi così i suoi favori, cioè appalti milionari. Interrogata, Terry restituisce in pochi minuti una summa del nostro tempo lucida, perfetta, adamantina.

«Soprattutto la bellezza, come dice Sgarbi, ha un valore, se tu sei racchia e fai schifo te ne devi stare a casa, perché la bellezza è un valore che non tutti hanno e viene pagato, come la bravura di un medico. […] “Ah, il ruolo della donna viene minimizzato!”, e allora stai a casa, ma non mi rompere i coglioni».
Vogliamo scandalizzarci? Il valore è tale solo se è economico. Forse non pagate quando ve ne state su una spiaggia a prendere il sole? Non pagate per un buon bicchiere di vino, per la casa, per la macchina? Eccome se pagate, perché tutto è monetizzabile.
Il giornalista la incalza: «Ma se con questo sistema di donne-tangenti si smerciavano appalti, non pensi che sia disonesto da parte degli imprenditori che ne usufruivano?» Terry ha pazienza e spiega l’ovvio: «Quando sei onesto non fai un grande business, rimani nel piccolo. Se vuoi aumentare i numeri devi rischiare il tuo culo. […] Più in alto vuoi andare e più devi passare sui cadaveri. È così, è così, ed è giusto che sia così. Però qui non viene capito, perché c’è un’idea cattolica e c’è un’idea morale, è quello che mi fa incazzare. […] Se tu sei pecora rimani a casa con 2000 euro al mese, se tu invece vuoi 20.000 euro al mese ti devi mettere sul campo e ti devi vendere tua madre».
Questa è la grande imprenditoria: vendersi la madre, passare sui cadaveri, negare diritti, affermare la legge del più forte. Che Terry pensi che sia giusto e qualcun altro pensi che sia sbagliato è un’inezia. Sono chiacchiere, opinioni. Altri sono i fatti, è il mondo in cui viviamo. Terry lo sa ma c’è chi non se n’è accorto, che è rimasto indietro. E forse siamo noi.
Per smentirla, dovremmo impegnarci. Vivere in un mondo diverso, trasparente. Pagare le tasse, essere onesti, non badare solo al profitto ma soprattutto alle persone. Ne siamo capaci