Skip to main content
Tools

Il futuro è geo

Di 19/07/2010Marzo 15th, 2023No Comments

di Federica Imbrogli (Kaiti expansion)

Mai sentito parlare di georeferenziazione? Di per sé non è una novità. Si tratta infatti del processo attraverso il quale, data un’informazione, siamo in grado di attribuirgli una connotazione geografica. Per intenderci, quello che fa GoogleMaps quando si effettua una ricerca dei ristoranti o delle aziende presenti in una determinata area geografica. Semplicemente ce li indica sulla mappa. Quella che sembra una cosa così banale, in realtà nasconde grandi potenzialità ed infinite applicazioni nella vita di tutti i giorni, di cui oggi riusciamo finalmente ad intravedere i benefici. Finora ci siamo serviti dei sistemi di georeferenziazione solo per trovare un locale sulla mappa di Google, controllare la convenienza di un percorso stradale prima mettersi in strada, o direttamente in auto grazie al navigatore. Ma per le proprietà che gli appartengono, questo sistema ci conduce a scenari ben più ragguardevoli.

Ne sa qualcosa la Regione Sardegna, che ha di recente attivato il primo GeoBlog, uno strumento innovativo che si propone di supportare il dialogo tra i soggetti istituzionali deputati al governo del territorio attraverso un’applicazione sviluppata per la pianificazione urbanistica della Regione e la vigilanza edilizia. L’interazione si svolge tutta sulla mappa, poichè è da lì che è possibile fare commenti e contestualizzare il territorio. L’attitudine a georeferenziare contenuti e immagini va di pari passo all’evoluzione degli strumenti e delle tecniche attraverso le quali comunicare alle persone. Dalla georefenziazione al geomarketing, il passo è breve. Il secondo come il primo si basa sull’esigenza delle persone di interagire con la realtà attraverso supporti tecnologici integrati in un sistema di comunicazione globale. Se fino ad ora ci hanno abituati ad analizzare il target e il mercato prevalentemente in base ad abitudini e parametri sociali o demografici, oggi ad acquisire valore nelle determinazione delle azioni di marketing è il dove.

Dove si trova il punto vendita che vogliamo promuovere? Dove acquistano prodotti le persone che abitano in una determinata area della città? Dove è collocata la concorrenza? Grazie alle analisi di geomarketing l’efficacia delle operazioni push nei confronti di potenziali clienti e consumatori aumenta grazie all’identificazione di un target profilato su parametri geografici e caratteristiche socio-demografiche. Volantinaggio, affissioni, mailing, attività door to door si riversano in precise aree geografiche (quartieri, vie, numeri civici) in base alla vicinanza o alla distanza che le separa da punti precisi. Le aziende possono trarre da questo criterio di analisi un grande vantaggio. Opportunità che aumentano quando al geomarketing si integra il mobile. Grazie a cellulari e smartphone infatti, gli utenti ricevono informazioni e aggiornamenti in ogni luogo in cui si trovano, in virtù della loro precisa posizione geografica. Sfruttando il mobile dunque, le aziende non si limitano più ad inviare consigli, info e buoni d’acquisto sulla base di scadenze temporali, ma “intercettano” il potenziale cliente nel momento in cui egli entra in una precisa area di influenza.

Parliamo di una comunicazione che sposa il principio di prossimità e che si distingue per il fatto di essere geograficamente e temporalmente mirata. Ma a godere di questo genere di opportunità non sono solo le aziende. Anche gli utenti e i cittadini possono trarre il massimo vantaggio dalle opportunità della tecnologia integrata. Abbiamo già parlato di quanto sia imponente la mole di informazioni e messaggi riversati o a disposizione degli utenti nell’arco della giornata. Per questo la selezione delle informazioni è ormai una necessità con la quale tutti cominciamo a fare i conti. Informazioni giuste al momento giusto e cioè quando le cerchiamo o ne abbiamo bisogno. Ecco allora che se ci troviamo in una città che non conosciamo è utile poter reperire dal proprio smartphone, alcune note descrittive sulla piazza o il monumento che abbiamo di fronte, sapere dov’è il ristorante o l’hotel più vicino. Tutte cose possibili, grazie ai dispositivi tecnologici che abbiamo a disposizione per sfruttare al massimo la georefenziazione delle informazioni.

Una bella rivoluzione. Ma non finisce qui. Abbiamo accennato alla pubblica utilità che potrebbe avere questo sistema. Cosa succederebbe se cittadini e PA potessero interagire su di uno stesso strumento (ad es. una mappa su un sito internet) per la programmazione del territorio, segnalare buche nelle strade, abusi edilizi, emergenze ambientali o semplicemente sagre di paese? Si avrebbe una società in cui la democrazia e la partecipazione sono reali, una maggiore efficienza delle politiche locali, meno spreco di tempo e di denaro. Questa sì, una grande rivoluzione. Provate a dare un occhio a visualpa.certhidea.com.