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di Davide Caiti

L’intelligenza artificiale o AI sta trasformando (e ormai l’ha già fatto) profondamente il modo di fare marketing: un fenomeno che sta catturando molta attenzione nel marketing made in Italy, ma che è già quotidianità nei paesi anglosassoni. Con l’intelligenza artificiale cambia il modo in cui le persone interagiscono con tutto quello che gli sta attorno: brand, prodotti, servizi, ma anche informazioni e tecnologie. Di conseguenza cambiano anche le attività annesse di comunicazione e di interazione brand-cliente, che diventano data-driven, ovvero basate sui dati. È proprio questa la grande rivoluzione dell’intelligenza artificiale nel marketing: i dati aiutano e automatizzano i processi decisionali aziendali, risolvono problemi complessi e supportano le attività in modo più intelligente. Per chi si occupa di marketing significa avere strumenti a supporto di tutte le fasi, dall’analisi, alla strategia, all’azione. L’intelligenza artificiale infatti colleziona e analizza i dati e le informazioni degli utenti online per comprendere esigenze e gusti del pubblico, supportando così i marketer per esempio nelle analisi del sentiment e del customer journey. A livello strategico, poi, l’AI può supportare l’attività di segmentazione e profilazione del pubblico, combinando analisi basate su grandi quantità di dati, comprendendo meglio ciò che i consumatori desiderano e migliorando di conseguenza la customer experience. Come? Offrendo contenuti pubblicitari più pertinenti e personalizzati (programmatic marketing), suggerendo acquisti sulla base dei gusti personali (recommendation system) o ancora automatizzando il processo di acquisizione e gestione dei prospect (marketing automation). Infine, ci sono tutti gli strumenti e le applicazioni che stanno diventando di uso quotidiano come chatbot, ricerca vocale o assistenti virtuali per interagire con gli utenti e automatizzare attività ripetitive, o ancora programmi di creazione e cura dei contenuti per realizzare automaticamente articoli, news, messaggi da presentare al pubblico giusto nel momento giusto. Stiamo però anche assistendo a un sempre più acceso dibattito sulle conseguenze negative legate all’utilizzo di queste tecnologie: fake news, truffe, pregiudizi, ma anche revenge porn, cyberbullismo o altri crimini informatici sono tutti risvolti negativi dell’utilizzo dell’AI. Con l’intelligenza umana di cui siamo per fortuna dotati, facciamo in modo che queste tecnologie siano al nostro servizio, e non diventino l’arma a doppio taglio che rischiano di essere.