Baba Nam Kevalam, ripetuto come un mantra. Perché nella ricerca di Antonella De Nisco tutto è amore infinito. Amore per la natura, amore per il territorio, amore per le centinaia di persone (e studenti) che da oltre trent’anni partecipano attivamente alla realizzazione delle sue opere d’arte ambientale. Con il marito, l’architetto Giorgio Teggi, l’artista ha fondato nel 2015 il Laboratorio di Arte Ambientale Itinerante (LAAI), un progetto teso a creare luoghi di riposo e di riparo nella nostra quotidianità. Insieme al midollino e alle potature vegetali, Antonella De Nisco intreccia rapporti e relazioni, storie e memorie che tornano a galla attraverso la pratica artistica. Perno della sua intera produzione è l’idea del “prendersi cura”, di se stessi e degli altri, attraverso la condivisione del tempo e delle esperienze, ma anche attraverso la salvaguardia della natura che ci circonda, inquadrata da Binocoli e Spiatoi che focalizzano la nostra attenzione sul tempo presente. Idee forti – quelle di Antonella De Nisco – che il più delle volte si traducono in interventi lievi, mimetici, rispettosi del paesaggio in cui sono inseriti. Il “fare” serve a misurare lo spazio, a comprenderlo, a riconoscerlo, a volte a modificarlo. Il fatto che ogni installazione abbia un carattere effimero e transitorio, legato ai materiali utilizzati e all’azione degli agenti atmosferici, dona all’opera una positiva leggerezza che, come diceva Calvino, «non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore».
Antonella De Nisco
Nasce nel 1962 a Bassano del Grappa (VI), vive e lavora a Reggio Emilia
Mostre in corso / future:
- Quadrilegio, Parma, 2020, in occasione di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020.
- Bi-personale con Aqua Aura, Villa Pisani Bonetti, Bagnolo di Lonigo (VI), 2020, Premio speciale Villa Pisani Bonetti ad Arteam Cup 2019.