Per ogni imprenditore una delle difficoltà che s’incontra durante la costruzione della propria azienda è la scelta del collaboratore. Da subito, però, si incontrano alcuni problemi, dai canali di ricerca al tipo di annuncio da scrivere, dalle competenze richieste al collaboratore fino alla sua personalità: ambizioso? rispettoso? ossequioso? intraprendente? Tutto questo è molto difficile, anche perché il pensiero è “devo far entrare in casa mia un nuovo elemento”: l’azienda, per colui che la costruisce, è come casa propria, una parte di sé. Quali aspetti valutare, dunque? Questa analisi é stata compiuta da molti studiosi di psicologia del lavoro e delle organizzazioni, e continua a essere eseguita in modo costante e approfondito dagli studi professionali del settore. Io collaboro con uno studio di Reggio Emilia e con le colleghe analizziamo il tipo di figura di cui l’azienda ha bisogno, riconoscendo le necessità imprenditoriali e il tipo di percorso che si vuole intraprendere. I criteri di scelta non sono molti, ma valgono per ogni ricerca calata poi nella specificità della realtà aziendale. Ecco cosa valutare.
1_ La reputazione professionale.
Si analizzano le motivazioni per il quale si effettua un cambio professionale. Le ragioni possono essere molteplici, di natura personale (trasferimenti in atto, nascita di figli) o professionale (insoddisfazione legata al ruolo, impossibilità di scalata al successo, disaccordo con le modalità di crescita dell’azienda, timore per la sopravvivenza aziendale).
2_ Competenze acquisite e da acquisire.
Si analizzano le capacità attuali e quelle da sviluppare. Ovviamente quest’analisi va di pari passo con l’età e l’esperienza del candidato. A volte è necessario evidenziare un piano di crescita delle competenze, a causa della settorialità dell’impresa nella quale si entrerà o di quella in cui si è stati partecipi fino a quel momento.
3_ Caratteristiche personali.
Ogni persona ha caratteri propri, che ha dovuto intrecciare con la società in cui vive e l’azienda in cui opera. È chiaro che le caratteristiche più profonde di ogni persona non possono essere stravolte, perché l’individuo perderebbe i suoi punti di forza naturali e non sarebbe utile a nessuno; piuttosto si dovrà tentare di rendere manifesti i tagli caratteriali dei candidati, per meglio inserirli nel panorama aziendale. Le caratteristiche personali devono essere in linea con il clima e la personalità dell’azienda nella quale si vuole proporre la candidatura.
4_ Il grado di ambizione.
Il candidato ambizioso – all’interno di qualsiasi contesto, dalla catena di montaggio all’area manager – ha bisogno di migliorare costantemente se stesso al fine di dare il meglio sul lavoro. L’ambizione non deve essere scambiata per la smania di guadagno e crescita a tutti i costi, ma per quel sentimento che identifica l’uomo nella sua dignità di voler vivere la propria vita privata e professionale al meglio. Facendo crescere l’uomo, crescerà anche l’azienda.