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Cresce il fisco made in italy

Di 14/08/2010Marzo 15th, 2023No Comments

Gli ultimi dati forniti dall’Istat rivelano che nel 2009 il peso del fisco sul prodotto interno lordo è stato del 43,2%, in aumento rispetto al 2008. L’Italia si colloca così al quinto posto in Europa, assieme alla Francia, per la pressione fiscale. Tale risultato è l’effetto di una riduzione del Pil superiore a quella complessivamente registrata dal gettito fiscale e parafiscale, la cui dinamica negativa (-2,3%) è stata attenuata da quella, in forte aumento, delle imposte di carattere straordinario (per esempio scudo fiscale e imposta sostitutiva dei tributi), cresciute in valore assoluto di quasi 12 miliardi di euro. Per quel che riguarda le entrate totali l’Istat registra come siano diminuite dell’1,9%, interrompendo così la tendenza alla crescita degli ultimi anni.

Tuttavia, a causa della caduta del Pil, l’incidenza su quest’ultimo è pari al 47,2%, in aumento rispetto al 46,7% dell’anno precedente. La componente di gran lunga più rilevante delle entrate complessive, oltre il 90% è rappresentata dal prelievo fiscale e parafiscale (imposte e contributi sociali). Tutte le altre componenti del prelievo fiscale, annota ancora l’Istat, sono risultate in calo: le imposte indirette del 4,2% (Iva e Irap), le imposte dirette del 7,1% (Ires) e i contributi sociali effettivi dello 0,5%. In Europa, abbiamo quindi una pressione fiscale allo stesso livello della Francia ma inferiore a quella di Belgio (45,3%) e Austria (43,8%),e soprattutto dei paesi scandinavi, i cui sistemi di welfare sono storicamente sostenuti da un maggiore ricorso alla fiscalità generale. I livelli più bassi? Si riscontrano in Lettonia (26,5%), Romania (28,0%), Slovacchia, Irlanda (29,1%) e Lituania (29,3 %).