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Quando l’ambiente salva le imprese

Di 13/06/2010Marzo 15th, 2023No Comments

rimg0001_optdi Patrizia Spaggiari (Consulente in formazione)

L’Unione europea ha lanciato per i prossimi anni una serie di iniziative volte a promuovere l’ecoinnovazione e a sostenere l’attuazione del piano d’azione per le tecnologie ambientali nell’ambito del programma “Competitività e innovazione” (CIP). Tra il 2008 e il 2013 saranno disponibili quasi 200 milioni di euro per finanziare progetti con l’obiettivo di incentivare l’ecoinnovazione in Europa, in modo tale da migliorare lo status ambientale e competitivo europeo attraverso il sostegno di soluzioni innovative che proteggano l’ambiente ma che creino al tempo stesso un più ampio mercato delle tecnologie, dei metodi gestionali, dei prodotti e dei servizi “verdi”. Gli inviti a presentare proposte sono solitamente pubblicati ogni anno nel mese di aprile, e il termine ultimo per la presentazione delle proposte di quest’anno è il 9 settembre.

La Commissione europea ha destinato fino ad ora circa 30 milioni di euro per ognuno di questi inviti, cifra che potrebbe essere destinata ad aumentare con l’avvicinarsi del 2013, e ha incoraggiato caldamente le candidature delle PMI. La sovvenzione comunitaria coprirà il 50% dei costi ammissibili. Questa iniziativa cerca di supportare il cambiamento dei modelli di consumo e di produzione sviluppando tecnologie, prodotti e servizi in grado di ridurre l’impatto sull’ambiente. Il mondo dell’impresa e l’innovazione in questo modo si uniscono per creare soluzioni sostenibili che possano garantire un utilizzo migliore di risorse preziose per il pianeta e permettano di ridurre gli effetti collaterali negativi dell’economia sull’ambiente. Ma l’ecoinnovazione non offre vantaggi soltanto in campo ecologico. Il mercato mondiale dei prodotti e dei servizi eco-compatibili sta crescendo di anno in anno. Da un punto di vista commerciale, quindi, questa è un’opportunità straordinaria per le imprese europee, che da possono investire in questo settore in rapido sviluppo.

Per ottenere finanziamenti nell’ambito dell’iniziativa relativa all’ecoinnovazione del programma “Competitività e innovazione”, i progetti devono essere innovativi e presentare vantaggi evidenti e sostanziali per le politiche ambientali dell’Europa. Devono inoltre dimostrare di possedere un potenziale di riproducibilità, una più ampia commerciabilità e una più vasta applicazione. Saranno presi in considerazione soltanto i progetti di elevata qualità in termini di rendimento tecnico, economico e ambientale. La priorità viene data ai progetti in grado di offrire significativi margini di miglioramento per quanto riguarda l’impatto sull’ambiente dei loro processi, prodotti o servizi. La tipologia dei progetti che ricevono i finanziamenti varia di anno in anno, in base alla distribuzione delle precedenti sovvenzioni e ai risultati dei progetti stessi.

Oggi tra gli ambiti prioritari figurano:
– Riciclo di materiali: miglioramento dei processi di selezione dei rifiuti, rafforzamento della competitività delle industrie di riciclaggio, sviluppo di nuove soluzioni di riciclaggio e di prodotti innovativi che utilizzano materiali di riciclaggio.
– Edilizia e costruzioni: prodotti innovativi per il settore dell’edilizia, produzione di materiali e tecniche sostenibili di costruzione, migliore utilizzo dei materiali riciclati e delle risorse rinnovabili per l’edilizia, nuove tecnologie per il trattamento e il risparmio delle risorse idriche.
– Industria dei prodotti alimentari e bevande: sviluppo di processi di produzione e imballaggio più puliti, elaborazione di processi più efficienti per la gestione delle risorse idriche e innovazioni utili per assicurare la riduzione, il riciclaggio e il recupero dei rifiuti, nonché metodi per rendere più efficiente l’utilizzo delle risorse. Ultimamente la priorità è stata accordata ai settori che producono impatti ambientali di notevole portata, come l’industria casearia e della carne.
– Industria “verde” e acquisti “verdi”: garanzia che le aziende tengano conto dei criteri ambientali al momento di fare acquisti ed uso efficiente delle risorse, supporto alle aziende nello sviluppo di processi e produzioni “verdi”, integrazione delle tecniche ecoinnovative nelle catene di approvvigionamento.

L’invito a presentare progetti di prima applicazione commerciale nel campo dell’ecoinnovazione del “Programma quadro per la competitività e l’innovazione” è gestito dall’Agenzia esecutiva per la competitività e l’innovazione (EACI) dell’UE, in stretta collaborazione con la DG Ambiente della Commissione europea.
Il testo del bando può essere scaricato all’indirizzo internet http://ec.europa.eu/environment/eco-innovation/application_en.htm. Insomma, tirate fuori dai cassetti tutta la vostra avanguardia, quella che avete rubricato tra i sogni, perchè settembre è alle porte..

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