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Interviste

Nella vita ci vuol disinvoltura

Di 25/04/2010Marzo 15th, 2023No Comments

  "Mangeresti del fango se te lo chiedessi?". "Certo per te lo farei, ma so anche che tu non me lo chiederesti mai perchè sei mio amico"  (Il cacciatore di aquiloni)

"Mangeresti del fango se te lo chiedessi?". "Certo per te lo farei, ma so anche che tu non me lo chiederesti mai perchè sei mio amico" (Il cacciatore di aquiloni)

di Caterina Tonon

Cristina Boniburini è in tutto e per tutto una donna del suo tempo, capace di conciliare affetti e affari senza perdere di vista se stessa, le sue passioni e i suoi ideali. L’indole tenace e la voglia di mettersi in gioco l’hanno recentemente portata alla Presidenza di Cna Giovani Reggio Emilia. Le abbiamo chiesto di raccontarci com’è arrivata ad accettare questa nuova sfida.

“Sono venuta a contatto con l’Associazione come utilizzatrice. Mi ero appoggiata a Cna per le consulenze amministrative e finanziarie relative alla Rimef, la mia azienda. Due anni fa mi hanno chiesto di entrare a far parte della Presidenza dei Giovani e ho accettato volentieri, perché ho sempre condiviso la politica dell’Associazione. Cristina Ferraroni, entrata nella Presidenza Provinciale, ha lasciato la sua carica per ragioni di Statuto e io sono stata scelta per sostituirla. È stato molto gratificante. Mi piacerebbe che questo gruppo neonato crescesse con la collaborazione di tutti. L’importante è avere le idee chiare, fissare dei punti fermi, raggiungere obiettivi”.

Imprenditori e giovani imprenditori. Qual è il valore aggiunto dei secondi?
“I giovani imprenditori sono la principale risorsa di tutte le nostre imprese. Rappresentiamo una freschezza di idee e una gestione degli affari più innovativa, che si nutre di una formazione costante e continua. Bisognerebbe che anche a livello istituzionale ci fosse un’azione più mirata alle esigenze dei giovani, fondata sulla defiscalizzazione del costo del lavoro e sulla formazione. Solo attraverso queste azioni sarà possibile cambiare le cose”.

Si parla molto di impresa al femminile come di una risorsa importante per il paese. Lei cosa ne pensa? “Le donne sono una risorsa importante, ma non rappresentano una sostanziale differenza rispetto agli uomini. L’imprenditore, uomo o donna che sia, dev’essere capace, deve avere cultura d’impresa. Noi donne abbiamo raggiunto un ottimo traguardo: riusciamo a fare impresa e al contempo ad avere una famiglia”. Lei come concilia il suo essere donna con il suo ruolo professionale? “Sono una persona normalissima. Ho una famiglia, due figli, un marito impegnato tutto il giorno. Ma continuo a coltivare i miei hobby e le mie passioni, senza precludermi niente. Gestire un’azienda significa poter organizzare la propria vita in maniera disinvolta”.

Che cos’è per lei la cultura d’impresa? “Occorre fare una distinzione tra fare impresa e avere cultura d’impresa. Fare impresa significa cercare di procacciare un profitto e fare speculazioni finanziarie. La cultura d’impresa è qualcosa di più ampio. Il profitto è importante, ma un imprenditore deve saper dare opportunità, posti di lavoro, realizzare sogni e vederli crescere. A questo concetto si lega il discorso del rischio, del coraggio, del sacrificio, soprattutto nella situazione contingente”.

È possibile legare insieme etica e impresa per garantire la sostenibilità del futuro del paese? “Sarebbe importantissimo. Nella gestione di un’impresa bisognerebbe trovare il giusto equilibrio tra diversi fattori, come la tutela dei dipendenti, il rispetto dell’ambiente, la qualità dei prodotti, le relazioni con le istituzioni e l’ambiente esterno, la pressione fiscale, le autorizzazioni, e le certificazioni. Siamo ancora molto lontani da questo traguardo”.

Le chiediamo di chiudere l’intervista con un messaggio positivo rivolto ai giovani. “I giovani non si devono spaventare. La situazione attuale è problematica, e il mercato non dà informazioni e risposte positive. Bisogna avere molto coraggio nel fare impresa, avere obiettivi chiari, da perseguire attraverso l’etica, la consapevolezza, il rispetto delle cose, la volontà di impegnarsi e la capacità di fare sacrifici, senza rinunciare mai ai propri sogni”.