di Agnese Spinelli
Nome Fabrizio Benati
Azienda Certhidea
Ruolo in azienda Titolare, assieme all’inseparabile Stefano Gatti
Attività dell’azienda “In poche parole? Impossibile. Dirò che è uno di quei mestieri nuovi…”
Einstein diceva che non si ha veramente capito qualcosa finché non si è in grado di spiegarlo alla propria nonna. Come le spiegheresti qual è il tuo lavoro? “A mia nonna direi che lavoro con i computer. Ma che non li riparo. Al chè lei mi direbbe che non servo a nulla!” – aggiunge ridendo -.”Le direi che faccio uno di quei mestieri che ha permesso all’economia di crescere per tutti gli anni ‘90. Si chiama Engineering. Ma qui mia nonna vacillerebbe…”.
Descrivici il tuo lavoro in tre parole… “Treno, improvvisazione e rapporti umani”.
Progetti importanti… “Per me o per gli altri?”
...Iniziamo dagli altri “Al momento stiamo seguendo un progetto molto importante a livello nazionale che, attraverso la riorganizzazione del Mude, ottimizzerà la gestione digitale dei servizi locali in materia fiscale e catastale. E questo potrà combattere l’evasione fiscale, ad esempio”.
E un progetto importante per te quindi? “Cerco di impegnarmi nel combattere il Digital Divide. Sono parte di un progetto che coinvolge i ragazzi dell’Istituto Bus nell’insegnare agli anziani ad usare il computer. è stato un successo perchè in 24 ore abbiamo raggiunto i 120 iscritti (il tetto massimo consentito per quel corso)”.
Premi vinti? “Il più importante è stato relativo al miglior progetto di comunicazione per le PA vinto con Fotografia Europea per l’utilizzo del Bluetooth. Ma siamo persone che lavorano nell’ombra…sono i nostri clienti a vincere premi!”.
A che punto è l’Italia a livello di innovazione tecnologica (da 1 a 10)? “Direi un bel 4”.
E gli enti pubblici (da 1 a 10)? “Prendono la sufficienza. Ma il voto è destinato a calare se si continuano a dare incentivi per la televisione e non per l’informatizzazione!”
Le decisioni più importanti della vita, le hai prese seguendo la razionalità o l’intuito? “Sono uno che pondera molto. Anche se quando c’è da buttarsi si può seguire solo l’istinto”.
La cosa più importante imparata sul lavoro… “L’opinione di chiunque ha sempre molto valore. Anche quando sembra strampalata”.
Da bambino volevi fare il…? “Musicista” – e qui sfoggia un sorriso sognante -.
Tre desideri che vuoi realizzare nei prossimi 15 anni. “Ne ho uno solo: vorrei poter lavorare meno per avere più tempo per pensare e studiare. Non vorrei un’altra laurea, solo il tempo di interessarmi, approfondire tutte quelle cose che, con un lavoro come il mio, passano troppe volte in secondo piano”.
Suona la sveglia, apri gli occhi e… “Penso subito se posso concedermi altri 5 minuti o devo buttarmi immediatamente nella mischia”.
Tu tra dieci anni… “Avrò qualche capello grigio in più. Mi piacerebbe ritrovarmi più rispettoso degli altri. Ma sostanzialmente simile ad oggi”.
Quanti/quali lavori hai fatto nella vita? “Di tutto, dal tornitore al docente universitario, dall’educatore professionista al ricercatore. Oggi faccio il consulente…”
Ipad: promosso o bocciato? “Bocciato secco”.
Il futuro del web? “Non ci sono certezze, sennò sarei già molto ricco – scherza -, ma credo che passerà attraverso la rappresentazione geografica. Soprattutto dopo le ultime mosse fatte dalla Nokia che ha acquisito Navteq. In una parola sola, investirei sulla geolocalizzazione”.