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Dare una definizione esaustiva di cosa sia l’Arte nel suo insieme è piuttosto difficile.
Come ogni genere di produzioni creative dell’uomo, anche l’arte ha bisogno di essere capita per poter essere apprezzata. Essa nasce con l’uomo, è insita nel genere umano fin dalle origini e si è evoluta con l’evolversi del genere umano, fino a raggiungere livelli altissimi.
A differenza delle altre forme d’arte, quella contemporanea è difficile da inquadrare in un arco temporale ben preciso. Secondo alcuni manuali di storia dell’arte l’espressione “Arte Contemporanea” può essere usata per indicare tutta l’arte del ‘900, per altri solo quella del dopoguerra o, addirittura, solo gli ultimi 20 anni. Quindi si evince che, esiste ancora molta confusione in merito ad un inquadramento temporale ma, di certo possiamo asserire che con questo termine si intendono tutti i fenomeni culturali in atto ed in formazione. Questa incertezza storiografica è sicuramente dovuta alla mancanza di una vera e propria scuola artistica dominante e distinta riconosciuta da artisti. Un’arte recente quindi, non ancora storicizzata e mai conclusa.
A differenza dell’Arte Moderna, con l’Arte Contemporanea vengono coinvolti sempre nuovi generi artistici, sviluppati con differenti e sempre nuovi linguaggi che attraversano infiniti ambiti.
L’Arte Contemporanea si fonda su una enorme libertà espressiva che può esplicarsi con qualsiasi mezzo ed in qualsiasi modo al fine di lasciare il più possibile l’interlocutore libero da preconcetti ed in grado di spaziare con la fantasia per una lettura dell’opera secondo le proprie emozioni e sensazioni, perché questo è il fulcro dell’Arte in genere, non solo trasmettere ciò che l’artista vuole tramandare ma far si che chi sta dall’altra parte possa recepire impulsi emozionali continui.
Concludiamo dicendo che l’Arte non è altro che lo specchio della società nella quale viviamo e chi non l’accetta non può certo né amare né comprendere la società in cui vive.