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Dopo alcuni anni in cui appariva come un settore sì promettente, ma dalle dinamiche poco chiare, oggi ormai il digital marketing si sta confermando leader del settore pubblicitario. I dati sono evidenti: l’ultimo anno il mercato pubblicitario ha visto il digitale come uno dei settori di maggior investimento in Italia, con una crescita del web advertising pari a 7,5%. Per lo sviluppo del business, il web marketing è considerato importante dal 56% delle aziende, e il web nel suo complesso fondamentale dall’81% delle Pmi su base nazionale.
Da dove arriva tutto questo successo? Il motivo risiede proprio nelle caratteristiche intrinseche dello strumento. Contrariamente infatti ad altri canali e mezzi di comunicazione aziendale, quelli del digital marketing sono in grado di fornire una mole di dati, che se ben utilizzati, possono contribuire a raggiungere obiettivi concreti e soprattutto misurabili. Il concetto di misurabilità è infatti quello che consente agli strumenti di digital marketing di avere oggi il primato tra i mezzi di comunicazione.
Poter misurare i risultati, in termini di visualizzazioni, like e soprattutto conversioni, permette di valutare matematicamente l’efficacia del mezzo, verificando esattamente il ritorno dell’investimento della spesa pubblicitaria. Cosa non da poco quando la maggior parte delle aziende tende a allocare budget pubblicitari in maniera confusa: a volte, basandosi sulle preferenze personali, altre volte, eliminando quei mezzi che apparentemente non hanno portato a risultati effettivi. Altro aspetto da non sottovalutare è la capacità di questi strumenti di profilare il pubblico, raggiungendo segmenti specifici di potenziali clienti, realmente interessati al nostro prodotto/servizio e al nostro brand. Potersi far guidare dall’intenzione del consumatore è una delle peculiarità del digital marketing. E così, temi come remarketing e segmentazione smettono di essere sinonimo di pericolo o fonte di disturbo, mentre diventano servizio in grado di creare valore aggiunto, reale.
Ma se a parole tutto sembra molto facile, nella pratica servono competenze non banali. Anzi, saranno proprio queste competenze, interne o esterne che siano, a fare la differenza nel raggiungimento dei risultati.