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La matrice è una porzione di sabbia, o ancora i ciottoli portati dalle acque sul greto di un fiume, così come un brandello di tessuto da tappezzeria con motivo floreale, semisepolto in una strada di campagna. Fessure che

In numero strappo – resina | poliuretano | sabbia | stoffa | acrilici 28x32x2,5 cm 2017

si riempiono, porzioni di terreno che vengono sigillate e strappate, con esplicito rimando ad una tecnica utilizzata già nel ‘700 per rimuovere gli affreschi dalle loro sedi originarie. Per Manuel Grosso, artista classe 1974, la bellezza da preservare risiede nella terra, in pieghe e anfratti che, a prima vista, potrebbero sembrare privi di qualunque carattere seduttivo. Negli anni, ha elaborato una tecnica personale che gli consente di isolare un dettaglio e di farne il calco (attraverso l’applicazione di schiume poliuretaniche), elevandolo ad opera d’arte. Il lavoro, in gran parte realizzato all’aperto, trova compimento in studio dove, una volta ripulita la superficie da ciò che non è funzionale da un punto di vista estetico, si procede alla coloritura, sempre declinata nei toni del blu e del grigio. In questo modo, le scabrosità della materia lasciano campo alla trama segnica, pur mantenendo intatto il carattere aptico dell’opera. Un aspetto che cattura l’interesse anche dei

In numero strappo – resina | poliuretano | sabbia | stoffa | acrilici 32x32x2,5 cm 2017

bambini, ai quali l’artista dedica numerosi laboratori. Per estensione, la sua ricerca si potrebbe, infatti, connettere a tematiche sociali ed ambientali, tesa com’è a trasformare lo scarto in risorsa, per guardare con occhi nuovi il grande affresco del mondo.

Manuel Grosso
Nasce a Gorizia nel 1974, vive e lavora a Romans d’Isonzo (GO).
www.manuelgrosso.it