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seduta_2016_gommapiuma_e_legno__foam_and_wood_140hx80x50_cmLavorare la gommapiuma nella città del marmo. Questa la sfida di Manuele Mirabella, artista siciliano classe 1984, laureato all’Accademia di Belle Arti di Carrara. Dietro la porta gialla del suo studio (che ha dato il titolo alla mostra recentemente allestita alla Galleria Duomo di Carrara), lo sculture ha condotto un’approfondita ricerca sulle tecniche di modellazione della gommapiuma, per sua natura informe, così da darle corpo e renderla durevole nel tempo. Un percorso, nato da un suggerimento del professor Franco Mauro Franchi, che lo ha portato alla realizzazione di pannelli a parete e successivamente di opere a tuttotondo, in cui un unico cilindro di gommapiuma viene legato con filo di lenza, dando voce all’eterno santa_2015_tecnica_mista_su_carta__mixed_media_on_paper_35x50_cmfemmineo. Protagoniste delle sue opere, infatti, sono sempre donne: madri e dee, figure accoglienti o ferite, che l’autore traspone nella loro essenzialità, giocando con la luce e coi volumi per esaltare quelle rotondità che solitamente vengono nascoste. Il difetto diventa valore, le pieghe della pelle mappa di una storia personale e collettiva. Un concetto di bellezza mutuato dalla pittura rinascimentale o, ancora, dalle veneri paleolitiche (si pensi alla Venere di Chiozza dei Musei Civici di ventre_2013_gommapiuma_patinata_e_legno__coated_foam_and_wood_90x25x16_cmReggio Emilia), simbolo ancestrale di fertilità. Un legame inscindibile, quello con l’antico, che l’artista alimenta di opera in opera, non solo con grandi sculture, ma anche con carte, bronzi, terrecotte e lavori in schiuma poliuretanica, ricavati da calchi di gesso.la_grande_vagina_2016_gommapiuma_patinata_e_legno__coated_foam_and_wood__142hx123x30_cm