Da oltre un secolo, una volta ogni quattro anni le nazioni del mondo inviano i propri campioni di tutti gli sport a sfidarsi alle Olimpiadi, moderne eredi della tradizione dei Giochi Olimpici della Grecia antica. Gli sport di oggi sono ormai tutti molto diversi da quelli praticati nell’antichità, e se a Rio2016 non vedremo gare di volteggio sui tori o di pancrazio, vedremo invece per la prima volta atleti gareggiare per una medaglia olimpica nel golf e nel rugby a 7.
Un’altra grande differenza tra i Giochi moderni e quelli antichi risiede nella pace. Durante le Olimpiadi dell’antica Grecia infatti, questo periodo di contese sportive metteva a tacere ogni altro conflitto tra le polis partecipanti, dalle contese politiche e commerciali alle guerre dichiarate. La tregua olimpica era un’istituzione sacra e inviolabile che costringeva a congelare persino le inimicizie personali, pubbliche o private che fossero.
Proprio per il valore di quest’antica usanza è giunto fino a noi il modo di dire “calma olimpica” che usiamo per esprimere uno stato di tranquillità assoluta e inalterabile. Ma parliamo di tempi lontani, molto. Durante le Olimpiadi moderne infatti, la pacificazione olimpica non ha mai potuto prendere il sopravvento sulle ostilità. Al contrario, le Olimpiadi hanno dovuto cedere al passo alle due guerre mondiali; una prima volta nel 1916 quando venne annullata la sesta edizione dei Giochi che avrebbe dovuto tenersi a Berlino; e una seconda volta durante la seconda guerra mondiale, quando il conflitto impose la cancellazione della dodicesima edizione prevista nel 1940 a Tokio, e la tredicesima fissata per il 1944 a Londra. Per non parlare della scioccante violazione della sacralità olimpica avvenuta durante l’edizione di Monaco nel 1972, quando terroristi palestinesi di Settembre Nero sequestrarono e trucidarono 11 atleti e tecnici israeliani.
Una “calma olimpica” insomma mai raggiunta con le Olimpiadi dell’era moderna: viviamo purtroppo un’epoca in cui non è possibile distrarsi dall’odio nemmeno per un mese ogni quattro anni.