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Non poteva che vivere e lavorare nel cuore dell’Emilia, Mario Sassi, 63 anni, artigiano e grande appassionato di motociclette. Meglio: con un autentico amore per lo storico marchio di Borgo Panigale.

Come tutti gli amori più travolgenti, quello tra Sassi e le Ducati era destinato a dare frutti meravigliosi. Oggi l’artigiano di Casalgrande, accanto a un museo di 40 modelli storici, ha creato una florida attività di riproduzione di pezzi per le vecchie moto Ducati, richiestissimi in tutto il mondo da collezionisti, restauratori e appassionati che li scelgono e ordinano attraverso il sito www.oldracingspareparts.com.

Produrre pezzi di motociclette ormai introvabili… come è iniziata questa attività?
Erano i primi anni ’80: io facevo il restauratore di moto Ducati e quando mi mancavano pezzi come serbatoi o sellini ho cominciato a ricrearli. Gli appassionati che avevano modo di vederli cominciarono a pregarmi di replicarli anche per loro e da lì ho deciso di farlo diventare un vero lavoro.

Tra i tanti pezzi che ha ricreato fino a oggi, qual è stato in assoluto quello più difficile da riprodurre?
I pezzi che mi soddisfano di più sono le trasformazioni delle frizioni, perché sono composte da parecchi pezzi particolari e fabbricate con materiali pregiati.

Ha mai avuto problemi di copyright per la riproduzione di pezzi?
Mai. Sono in ottimi rapporti con la casa madre a cui presto talvolta anche alcuni dei miei modelli storici. Quando alla Ducati arrivano richieste di pezzi di ricambio per esemplari fuori produzione, le indirizzano sempre a me.

Qual è il percorso per la riproduzione ex novo di un pezzo?
Si parte sempre da un disegno, poi si sceglie il materiale adatto per il pezzo in questione. Il primo esemplare lo realizzo sempre io, a mano e con infinita cura; solo dopo mi rivolgo ad altre aziende, con tutte le specifiche tecniche, per farne realizzare un certo quantitativo da tenere in magazzino.

Com’è composta la sua clientela?
Il 99,9% delle richieste mi arrivano dall’estero. Una volta i clienti più importanti erano giapponesi e americani. Oggi la clientela di riferimento è composta da inglesi e olandesi, ma vendiamo davvero in tutto il mondo, dalla Nuova Zelanda al Brasile.

Riproduce solo i pezzi che ha in catalogo, oppure si sente in grado di affermare di poter riprodurre qualsiasi pezzo ex novo?
Riprodurre un pezzo ex novo, anche a richiesta del cliente, è la mia sfida quotidiana. Ho un catalogo composto da circa 1.500 pezzi disponibili, ma il mio punto di forza è quello di saper riprodurre un pezzo su richiesta, anche se al cliente ne serve solo un esemplare.

Qual è stata negli anni la soddisfazione più grande di questa attività?
Spesso scopro che vengono realizzati articoli su di me su giornali specializzati di mezzo mondo. In Giappone mi dedicano un articolo quasi ogni anno; gli appassionati giapponesi mi mandano queste riviste, ma ancora non ho capito se di me parlano bene o male…

Noi questi articoli non siamo riusciti a tradurli, ma c’è da scommettere che di Mario Sassi da Casalgrande, all’altro capo del mondo ne possano che scrivere un gran bene.

(foto di Giuliano Ferrari)