Nel 2003 faceva la sua comparsa Second life un cyberspazio all’interno del quale gli utenti, trasformati in residenti virtuali (gli avatar), potevano interagire tra loro nei modi più diversi. Raggiunto l’apice della popolarità nel 2006, con l’arrivo degli agguerriti concorrenti Myspace e Facebook, il social network si è trovato costretto a mettere a punto strategie di sopravvivenza. La Linden Lab ha ora annunciato una serie di nuove misure per dare una seconda chance alla sua creatura. Innanzitutto il taglio del 30% dei suoi 330 dipendenti. Sul piano del prodotto le novità riguardano l’accessibilità, una maggiore interconnessione con i principali social network e presto un’applicazione per iPhone e iPad.