Le strategie “anti crisi” che Unieco Reggio Emilia sta mettendo in campo passano da un incremento di 80 persone nell’ultimo anno e dall’avvio di nuovi business in Italia e all’estero. All’assemblea dei soci riunita ieri all’auditorium Malaguzzi di Reggio Emilia il presidente Mauro Casoli ha confermato il budget 2010 con il fatturato a 650 milioni di euro e il piano di sviluppo 2009 -2012 supportati da un bilancio 2009 che evidenzia un fatturato di 520 milioni di euro. “E’ in linea con il 2008 – spiega Casoli – e questo dato per chi come Unieco opera nei settori legati alle costruzioni, all’immobiliare, ai laterizi, ai lavori ferroviari e all’ambiente non era per nulla scontato. Anche l’utile netto consolidato 2009 che supera i 21 milioni di euro è da considerare un dato positivo visto lo scenario che abbiamo affrontato e che abbiamo ancora davanti perché il calo di investimenti nel mondo delle costruzioni e delle infrastrutture non sembra vicino alla conclusione”.
Confermare le perfomances è indispensabile ma come reagire per avviare una nuova fase di crescita all’insegna della sostenibilità a 360 gradi? “ Noi di Unieco vogliamo rimanere competitivi innovando e puntando sulle nostre eccellenze – commenta Casoli – prima di tutto investendo su nuove risorse. Assunzioni, lavoro stabile e profili professionali sempre più qualificati, sono la nostra risposta da oltre un secolo e continuiamo a camminare su questa strada. A questo impegno di valorizzazione delle “persone Unieco “ basato su oltre 10mila ore di formazione si aggiunge la propensione a investire in nuove aree d’affari, in Italia e all’estero. Abbiamo lanciato “Unieco Sport” che si propone come partner globale nell’impiantistica sportiva, stiamo entrando nel settore delle energie rinnovabili (fotovoltaico) e con la divisione ambiente sono avviati progetti di altissimo profilo (il termovalorizzatore di Torino, ad esempio). All’estero sono in corso attività di sviluppo con la divisione lavori ferroviari (CLF, Ar.Fer e Sifel) ma anche nel mondo delle costruzioni-infrastrutture e i primi risultati positivi potrebbero arrivare in tempi non lunghi anche grazie alle sinergie che stiamo sviluppando con il Consorzio Eureca (CMB Carpi Unieco e CLF). Il tema delle sinergie è centrale e Unieco lo svilupperà in futuro anche in relazione ai progetti avviati sulle concessioni autostradali”.
A sostenere i piani di sviluppo di Unieco impostati con il piano poliennale 2009-2012 contribuiscono certamente la grande solidità patrimoniale (288,5 milioni il patrimonio netto consolidato) e i buoni indici finanziari (rapporto debt/equity a 0,73 nel budget 2010). Unieco opera con 5 divisioni: Costruzioni Italia, Costruzioni Emilia, Ambiente, Laterizi e Ferroviario che danno lavoro a 1.441 addetti. Il portafoglio lavori di Unieco si avvicina ai 2 miliardi di euro con importanti progetti presentati alla fiera del Real Estate E.I.R.E. che si è appena conclusa a Milano. “ Soddisfare le esigenze dell’oggi creando opportunità per il domani”. Era questo il filo conduttore dell’assemblea di bilancio 2009: “abbiamo di fronte uno scenario con molti problemi – puntualizza Casoli – ma anche con tante opportunità quindi guardiamo con fiducia al 2010 che potrebbe segnare una ripresa nella crescita dei volumi ma non della marginalità che rimarrà a livelli positivi ma senza tornare ai livelli pre-crisi”.
Insieme al bilancio 2009 i soci di Unieco hanno esaminato anche l’11esimo bilancio sociale. Il focus è sempre di più sui soci e in particolare sui nuovi soci che stanno entrando in Unieco. “E’ un processo di rinnovamento importante – spiega Casoli – che vogliamo sostenere in modo attivo per dare continuità al forte legame con i territori dove operiamo e il Bilancio Sociale rendiconta nel rapporto con tutti gli stakeholder”.