Skip to main content

The Office UK
Prime Video
(2 stagioni, 2001-2003)

Stavolta parliamo di una serie che ha già vent’anni suonati e che molti conoscono solo in versione americana, dato che è stato realizzato un fortunatissimo remake omonimo con protagonista quel campione della commedia sofisticata a stelle e strisce che è Steve Carell, e che ha avuto una diffusione molto maggiore rispetto all’originale. The Office però oggi è finalmente di nuovo disponibile in Italia nella versione britannica, scritta e interpretata da un altro genio indiscusso dell’umorismo, Ricky Gervais. Le puntate si svolgono all’interno degli uffici di un’immaginaria azienda cartiera nei sobborghi di Londra, dove i protagonisti agiscono e parlano davanti all’occhio indagatore di una telecamera della Bbc che li filma per un documentario. La serie si inserisce quindi nel filone dei mockumentary, i finti documentari, con riprese sporche e mosse, ma che spesso favoriscono l’umorismo delle scene, proiettando lo spettatore in un clima da ufficio che diventa sempre più realistico ad ogni puntata. In questo ufficio si muovono diversi impiegati, ognuno con le proprie manie e i propri problemi, ma il vero animatore della serie è il capo, David Brent interpretato appunto da Gervais, che a furia di scherzi e sorrisi cerca di guadagnare il favore e le simpatie dei suoi colleghi con risultati tra il disastroso e l’imbarazzante. David Brent è una specie di simbolo del team building a tutti i costi, dove il fine ultimo non è il miglioramento dell’affiatamento dell’ufficio, ma la disperata ricerca della sua approvazione personale. Si tratta di una serie dall’umorismo tipicamente britannico, molto sottile, talvolta così sottile da essere letteralmente affilato e quindi devastante negli effetti, sia dal punto di vista dell’ilarità che da quello dei ragionamenti sulla socialità. Una serie da recuperare senza scuse per gli amanti del british humor quindi, ma anche un piccolo rifugio per capi ed impiegati disperati, per capire che in fondo il proprio ufficio non è poi così male.