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Firmato ieri il primo closing del Fondo QuattroR, che parte con una dotazione di 711 milioni di euro da investire in aziende italiane di medie e medio-grandi dimensioni da rilanciare attraverso operazioni di ricapitalizzazione, ristrutturazione o riorganizzazione. Tra gli investitori del Fondo vi sono: Cassa depositi e prestiti (quale “anchor investor”), Inail, Inarcassa, Cassa Forense. Il Fondo è gestito da QuattroR SGR S.p.A., una società di gestione del risparmio presieduta da Andrea Morante e gestita da Francesco Conte quale Amministratore Delegato.

QuattroR SGR interviene come azionista attivo in aziende che attraversano un periodo di difficoltà economica o di transizione societaria e che richiedono un’azione di rilancio aziendale. Da qui il proprio nome, che trae spunto dall’oggetto delle proprie attività: Ricapitalizzare, Ristrutturare, Riorganizzare e Rilanciare. Questa la missione strategica della società di gestione, che apporterà capitali e competenze sia industriali che finanziarie per favorire ed accelerare il rilancio delle aziende.

“Parte oggi un progetto italiano”, ha sottolineato Andrea Morante, Presidente di QuattroR SGR, “che ha una valenza sia economica che sociale, teso a rilanciare o, meglio, preservare ‘pezzi’ di industria italiana messi a dura prova da una crisi prolungata. Uno strumento molto utile anche per gestire passaggi generazionali di imprenditoria italiana spesso complessi”. Francesco Conte, Amministratore Delegato di QuattroR SGR, ha così commentato: “Siamo riconoscenti ai nostri investitori istituzionali italiani che hanno creduto nel progetto QuattroR e nelle nostre competenze professionali permettendoci di mettere a disposizione e a servizio della media azienda industriale italiana ingenti capitali. L’interesse suscitato dalla nostra iniziativa è già molto incoraggiante e siamo molto attivi sia sul completamento della ‘squadra’ di management della SGR che nell’analisi dei primi interessanti dossier. Delle quattro R che ci caratterizzano, ritengo che la parola Rilancio sia quella più importante”, ha concluso Conte.

Il target d’investimento del fondo sono aziende italiane medio grandi e, prevalentemente, con un EBITDA positivo, ma in una situazione di squilibrio finanziario e/o patrimoniale. Si tratta comunque di aziende con solidi fondamentali e asset strategici quali: leadership o significative quote di mercato, tecnologie proprietarie, brevetti, brand di rilievo, strutture commerciali strategiche. Non è prevista una specializzazione settoriale, sono però esclusi il settore immobiliare e quello finanziario. È previsto un investimento minimo di capitale di rischio pari a 20 milioni di euro. La dimensione media dei singoli investimenti sarà compresa indicativamente tra i 50 e i 100 milioni di euro. Il Fondo QuattroR opererà prevalentemente attraverso investimenti che assicurino un’adeguata governance della società target. Il fondo potrà investire in strumenti di equity (aumento di capitale, strumenti finanziari partecipativi, finanziamento soci) e in strumenti di debito (obbligazioni, prestiti convertibili o convertendo, strumenti di quasi debito, acquisto di debito bancario purché funzionale all’operazione sull’equity).

Sono circa 500 le aziende in Italia di medie e grandi dimensioni, con un fatturato compreso tra i 50 milioni e il miliardo di euro, che hanno al tempo stesso un margine operativo positivo e un indebitamento medio elevato. In molte di queste aziende le difficoltà finanziarie rappresentano un serio rischio per la loro continuità aziendale, nonostante si tratti di realtà leader per prodotto, posizioni di mercato o capacità di ricerca e sviluppo.