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“Ogni volta che vedi un’impresa di successo, sappi che un tempo qualcuno ha preso una decisione con coraggio”. Se l’economista Peter F. Drucker ha ragione, si può solo immaginare quante siano state le scelte che hanno portato un’azienda a crescere fino a diventare – insieme alla Ducati e alla Ferrari – uno dei vertici del triangolo d’oro dell’imprenditoria emiliana. Nata nel 1961 a Castellarano, GranitiFiandre è leader mondiale nella produzione di lastre in gres porcellanato tecnico di alta gamma. Una supremazia costruita con scelte coraggiose come quella di nominare dirigente, nel 1982, un ragazzo di soli 27 anni. Il tempo ha premiato l’azzardo dell’allora presidente, e attuale azionista di controllo, Romano Minozzi: Graziano Verdi ha trascorso metà della sua vita ai vertici dell’azienda, ed è tuttora presidente e amministratore delegato di un gruppo presente in 130 paesi. Verdi – figura imponente, la stretta di mano di chi ama andare dritto al punto – è uno di quelli a cui sembra riuscire tutto facile, dalla carriera universitaria («Un mio professore, James Fugazza, voleva che diventassi un ricercatore»), a quella sportiva («Ho giocato a basket in B, e nel 1978 sono arrivato terzo nei campionati italiani militari nei 5000 metri»). Ma è l’incontro con Romano Minozzi a indicargli la strada: «Il vero master – racconta – l’ho fatto con un imprenditore illuminato come lui, che già negli anni ’70 coniò l’equazione economia = ecologia». Fu Minozzi il primo a credere in Verdi e a difenderlo da chi lo riteneva troppo giovane per essere all’altezza. «Qualcuno disse: “Tra un po’ li andranno ad assumere all’asilo”», ricorda sorridendo Verdi: la storia ha dato ragione a lui. Tra viaggi all’estero, riconoscimenti e prestigiose commesse, ecco il diario di un mese in compagnia di Graziano Verdi.
Mercoledì 30 maggio, ore 9
Da poche ore il terremoto ha scosso l’Emilia. Nessun danno a GranitiFiandre, ma la consapevolezza delle difficoltà che dovranno affrontare molti cittadini e imprese è già piuttosto chiara anche qui
Ventiquattr’ore fa, il terremoto ha fatto una violentissima irruzione nelle vite degli emiliani, per la seconda volta in nove giorni. Castellarano, adagiata tra le prime colline, è lontana dall’epicentro, ma il sisma è stato avvertito nettamente anche qui. «Fortunatamente non abbiamo avuto alcun danno», spiega Verdi, proprio mentre nella Bassa modenese il dramma di cittadini e imprese diventa consapevolezza. «Conosco alcune persone che abitano in zona, e mi hanno detto che il colpo è stato molto duro – racconta – Anche mio figlio è tra i volontari che partiranno per aiutare gli sfollati».
Giovedì 31 maggio, ore 19
L’equazione “economia = ecologia”, coniata da romano minozzi negli anni ’70, ha portato oggi Graziano Verdi al Greening camp della LUISS assieme al Ministro Clini
L’attenzione di GranitiFiandre all’ecologia è stata riconosciuta in occasione del primo Greening Camp, una giornata d’incontro tra studenti e imprenditori sensibili alla green economy organizzata dall’università Luiss Guido Carli di Roma. «Un interscambio molto importante, quello tra studenti e imprenditori – afferma Verdi – Noi siamo abituati a dialogare con il mondo dell’università: è anche da qui che si inizia a fare sistema». Al Greening Camp, Verdi ha incontrato il ministro dell’Ambiente Corrado Clini, ricevendo complimenti che non manca di ricambiare: «è bravo e preparato – commenta Verdi – e grazie a lui il ministero è finalmente improntato ad accogliere le possibilità di sviluppo portate dalla green economy. Solo continuando in questa direzione l’Italia ridurrà il suo distacco dalle economie più forti».
Mercoledì 6 giugno, ore 17
Il Premio Mercurio viene conferito a chi si distingue nelle relazioni commerciali tra Italia e Germania. in passato è stato assegnato a Fiat, Barilla, Giugiaro e oggi anche a Granitifiandre
Verdi è volato a Düsseldorf, dove lo aspetta un riconoscimento particolare nell’ambito del premio Mercurio, conferito a chi si è distinto nelle relazioni commerciali tra Italia e Germania: nell’albo d’oro del premio figurano imprese del calibro di Fiat, Barilla, Italdesign Giugiaro e Ducati. Se in questo momento Italia e Germania stanno vivendo alti e bassi a livello politico, non si può dire lo stesso sul piano economico, e premi come il Mercurio lo dimostrano: «Le nostre industrie e la nostra creatività sono un boccone ambito – spiega Verdi – ma, guardando all’Italia, i tedeschi vedono un paese soffocato dalle lobby e dalla partitocrazia. Hanno una pessima opinione dei nostri politici, ma non dei nostri imprenditori».
GranitiFiandre è presente in Germania dal 2001: ha investito 50 milioni di euro e dato lavoro a 200 dipendenti nello stabilimento di Vetschau, nel Brandeburgo. Qui gli affari, per il gruppo, sono in crescita costante. «La Germania – spiega Verdi – è un posto dove fare impresa è molto più semplice: la loro burocrazia viaggia alla velocità della luce. Quando abbiamo aperto lo stabilimento, abbiamo ricevuto un contributo a fondo perduto del 35%: grazie agli aiuti efficaci ricevuti dalle imprese della zona, nel giro di dieci anni il tasso di disoccupazione nel Brandeburgo è sceso dal 28% al 16%».
Giovedì 7 giugno, ore 12
Di ritorno da Dusseldorf, Verdi si ferma a Vienna per siglare un importante accordo: un prestigioso centro commerciale di prossima apertura ha scelto rivestimenti Made in Italy
Terminato l’impegno in Germania, Verdi si è fermato a Vienna per siglare un accordo importante. «Abbiamo ottenuto una commessa da un milione di euro per un centro commerciale di prossima apertura, il MittelWien – spiega – Hanno scelto i nostri materiali, e in questo modo consolideremo la nostra presenza in Austria, dopo aver già aperto uno showroom nel cuore della capitale». Da oltreconfine, la visione sulla situazione italiana è molto nitida: per Verdi la nostra crisi è causata «dall’inefficienza burocratica di uno Stato al collasso». «Quando ho iniziato – spiega – il costo del lavoro per l’imprenditore era di 1,7 volte superiore rispetto allo stipendio percepito dal dipendente. Ora questo rapporto è quasi di 3 a 1. Come si fa a non assumere con un contratto Co.co.co. se uno stipendio da 1000 euro finisce per costarne 2800 all’azienda?». Ma sono anche i costi dell’energia e dei trasporti a mettere in ginocchio l’Italia: «In Germania, ad esempio, si paga il 40% in meno rispetto al nostro distretto. Con differenziali del genere, si può essere competitivi solo puntando a una nicchia. E la nicchia, per definizione, è piccola e non offre un posto a tutti».
Giovedì 14 giugno, ore 12
“Non chiamatele piastrelle”: sembra questo il motto che guida la strategia di innovazione continua di GranitiFiandre
«I nostri competitor sono i produttori di marmi, e non quelli che operano nel nostro stesso settore – spiega Verdi – Ciò che creiamo riproduce attraverso elementi naturali alcuni dei marmi e dei graniti più rinomati e prestigiosi a livello mondiale, con caratteristiche estetiche similari ma con qualità tecniche superiori, e soprattutto senza le conseguenze sull’ambiente causate dall’estrazione del materiale di cava».
Più che gres porcellanato, quello che esce dalle fabbriche è una vera e propria alternativa alla pietra: «Da una tonnellata di marmo estratto, se ne riescono a usare solamente 330 quintali in media. Ciò che produciamo noi, invece – spiega Verdi – abbatte l’impatto ambientale del 91% rispetto ai materiali tradizionali, sia per i minori costi di trasporto sia per lo sfruttamento delle materie prime».
Per arrivare a risultati simili, gli investimenti nella ricerca devono essere ingenti: «Al momento abbiamo venti persone impegnate a tempo pieno in questo settore, e i risultati sono eccellenti – continua Verdi – Lo dimostrano i due nostri prodotti più recenti: la linea di ceramiche antismog ACTIVE Clean Air & Antibacterial Ceramic, in grado di trasformare alcuni degli agenti inquinanti in composti innocui, grazie al biossido di titanio che in presenza di luce attiva spontaneamente un processo ossidativo. Ma anche Maximum, le più grandi lastre in ceramica tecnica sul mercato (300×150 cm, sottili solo 3 o 6 millimetri) che comportano un utilizzo di materie prime che va dal 50 al 75% in meno rispetto al materiale tradizionale».

E domani?
Le innovazioni di GranitiFiandre e Iris Ceramica sono state apprezzate in tutto il mondo e hanno portato il gruppo ad avere un fatturato aggregato di oltre 500 milioni di euro. Segno che investire seriamente sulla green economy paga, anche in un momento complicato come quello a cui le imprese italiane stanno cercando di sopravvivere. La crisi, però, ha colpito anche qui: a dicembre è stato prorogato di un altro anno la cassa integrazione straordinaria per 200 lavoratori di Castellarano e Sassuolo, e a marzo sono iniziati i contratti di solidarietà, con durata biennale, per gli stabilimenti di Viano, Fiorano e Sassuolo. «Abbiamo raggiunto accordi importanti con le parti sociali, e abbiamo avuto sempre ottimi rapporti coi sindacati, all’insegna di un forte commitment sociale – precisa Verdi – L’intero mercato del distretto è calato, e il contagio rischia di estendersi a tutto il settore. è importante non fare finta di nulla dicendo “tanto passa”. Per chi ha voglia di impegnarsi, anche questa crisi può diventare uno straordinario momento di crescita».