Incontrare una dama anni ’30 in pieno centro a Milano è possibile, solo se hai un appuntamento con Eve La Plume, al secolo Manuela Porta, la donna che ha fatto della seduzione una forma d’arte, molto lontana dai gesti moderni. Il suo abito esalta le forme di un corpo veramente seducente: è alta, molto elegante ma forte nei movimenti.
Iniziamo subito a parlare di seduzione, a partire dal suo nome.
Ero ancora una ragazzina, quando cominciarono a chiamarmi Eve: mi appartiene. Aggiungere la piuma è stata un’esigenza artistica.
Si è esibita al Chiambretti Night, è stata ospite nel salotto di Bruno Vespa e ha un cartellone di eventi, lungo tutto lo stivale: fa tutto da sola?
Per il momento sì, sono manager di me stessa e ho solo due bravissimi assistenti, di cui mi fido ciecamente. Ho provato ad affidarmi ad una persona, ma è necessario entrare in grande confidenza e sintonia, e non è una cosa automatica.
Sappiamo molte cose di lei e del suo stile, ma come ha deciso di iniziare questa carriera?
Il mio primo spettacolo è stato deciso del tutto per caso e per giunta non da me: era il 2006, parlavo ad un amico della mia idea, cioè quella di mettere in scena una sorta di spettacolo teatrale che rappresentasse uno spogliarello intrigante e sensuale, ma delicato e assolutamente trasversale all’apprezzamento in genere. Una performance che oggi conosciamo tutti come burlesque, ma all’epoca in Italia, ancora non se ne vedevano. La settimana dopo mi sono ritrovata in programma fra gli eventi di Capodanno di un locale di Milano ed eccomi qui, oggi, a parlarne come un vero lavoro.
Quindi, se le dovessi chiedere che lavoro fa cosa risponderebbe?
Sono una performer. Ma sono anche costumista, perché i miei abiti vengono concepiti e realizzati da me. Poi dipingo le mie scenografie che comunque progetto ed aiuto a realizzare; e potrei continuare ancora. Non si faccia ingannare dall’apparenza: sono una donna molto forte. Anche fisicamente, intendo…
E’ proprio quello che stavo pensando: lei appare eterea e delicatissima, con la pelle di luna e una grazia del tutto particolare… ma che temperamento!
Vuole sapere la verità? Il lavoro manuale mi entusiasma moltissimo, sono una donna concreta e anche se la mia indole è esattamente quella che vedete durante gli spettacoli, una volta svestiti materialmente i panni di Eve La Plume, resta solo Eve che ama le ferramenta e i colorifici.
Scusi, ma in che senso?
Sono sempre alla ricerca di nuove idee e materiali per realizzarle: stoffe, ingranaggi, colori… Faccio molta ricerca per la costruzione dei miei spettacoli perchè ho bisogno di sperimentare, di stupire e perfezionare.
E’ una perfezionista?
Sono molto importanti per me le parole e i gesti: anche nei momenti di alterazione emotiva riesco a dosarli per comunicare esattamente quello che penso. Amo questo approccio e sono molto analitica quando devo esprimere un concetto.
Siamo molto colpite e scommettiamo il prossimo bicchier d’acqua, che ai suoi spettacoli ci sono anche moltissime donne…
I miei spettacoli sono pensati per tutti e raccolgono un pubblico variegato. Anche le donne capiscono perfettamente il mio messaggio.
Vediamo se noi l’abbiamo capito: l’erotismo e la seduzione sono una questione di gesti attenti che partono dalla mente?
Più o meno sì. Vede, io ho avuto un’educazione nordica e quindi sono abituata a considerare la libertà d’espressione un valore fondamentale. Questo mi permette di concepire ogni spettacolo come una vera forma di teatro, che contiene però anche la burla e un’elegante dissacrazione di tutti gli stereotipi che ruotano attorno all’universo dell’erotismo: io stessa, sul palcoscenico, sono l’esagerazione del mio essere.
Che rapporto ha con sua madre?
Di grande stima: lei è una donna molto intelligente e con una grande cultura; è incredibile. Ogni volta che racconto ad altri qualcosa che ho sentito dire da lei concludo con “Guardate, se l’ha detto mia madre è vero per forza!”.
Un oggetto di cui non può fare a meno?
L’ombrellino parasole. Questo che porto oggi è un pezzo vintage che ho acquistato ad un mercato: non aveva il manico, quindi l’ho fatto costruire da un artigiano che gli ha dato la forma di una bambola. Ormai sono più di dieci anni che non prendo il sole (Eve ha 35 anni e la pelle di un’adolescente, ndr), mi proteggo con creme a schermo totale e al mare non mi espongo mai. è faticoso, ma con qualche accorgimento riesco a mantenere intatta la mia carnagione.
Parliamo di ispirazioni: da dove provengono le sue? C’è un personaggio a cui è particolarmente legata?
Io adoro Monica Vitti, da sempre. Oggi mi piace la versatilità della Cortellesi ma anche l’entusiasmo di Fiorello e ammiro la bravura di Gigi Proietti: tutti personaggi che hanno lavorato duramente per raggiungere la notorietà. Un periodo storico? Oggi sono gli anni ’30, ma cambio spesso epoca e quella che preferisco sopra tutte è l’800: mi permette di esprimere a pieno la mia passione per i costumi e le ambientazioni sofisticate.
Abbiamo pranzato con riso basmati accompagnato da verdure al vapore, lei beve solo acqua e i due ragazzi al tavolo accanto, credo vogliano chiederle l’autografo. Che rapporto ha con il cibo? E con gli uomini?
Sono vegetariana da quando avevo 13 anni e non ho bisogno di seguire una dieta particolare, perchè i miei gusti mi portano a preferire un piatto di fagiolini verdi a un babà. Il nostro corpo va rispettato e nutrito, come si nutre il cervello leggendo libri. Poi… con gli uomini ho un ottimo rapporto.
Ah beh, su questo non avevamo grandi dubbi…
(Ride di gusto, ndr). In realtà succede l’opposto di quello che può credere: all’inizio, magari prima di uno spettacolo li vedo ammiccare, fare risatine e battute tra di loro ma quando la musica si spegne, non sono più così spavaldi, anzi. Li trovo più indifesi e disarmati di quello che vogliano far credere.
Il suo compagno è geloso?
Assolutamente no: la gelosia non fa parte del nostro rapporto, tantomeno in relazione al mio lavoro. Io non mi esibisco per provocare, ma per trasmettere un modo alternativo – e dopotutto rassicurante – di sedurre, creando un’atmosfera in cui il corpo delle donne diventa soggetto e non oggetto del desiderio.
Un consiglio per le nostre lettrici?
Consiglio a tutte di leggere un bel libro e sentirsi belle come sono. Il fascino interiore si vede anche all’esterno.
(foto di Maurizio Camagna)