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Settantacinque anni il prossimo 18 settembre… e non sentirli! A compierli sarà la celebre Clinica Gastronomica Arnaldo, un ristorante, meglio un’osteria, nata nel 1936 a Rubiera di Reggio Emilia e ormai famosa in tutta Italia.  Dal 1959 la Locanda si fregia della Stella Michelin, che conserva da allora e che ne fa il locale più longevo nella storia della prestigiosa guida enogastronomica. Una storia, quella di Arnaldo, che coinvolge oggi la terza generazione della famiglia Degoli: da Arnaldo e dall’amata moglie Lina, che fondarono l’attività negli anni Trenta la conduzione del ristorante passò alle figlie Anna e Franca che, assieme ai rispettivi mariti, Mauro e Romano, hanno continuato a mantenerne alta la reputazione. Oggi ad affiancarle in quest’avventura che profuma di pasta fresca e bolliti della tradizione sono i figli Roberto e Francesca. Proprio per festeggiare questo importante traguardo domenica 18 settembre si terrà una grande festa di paese durante la quale “si mangerà e berrà alla maniera di Arnaldo”, si terrà un’asta di vini benefica e verrà presentato il libro “Arnaldo”, scritto proprio per celebrare l’occasione. “Ho fatto tante cose nella vita, ma soprattutto ho amato la musica e mia moglie Lina, senza la quale nulla di ciò che oggi vedo, sarebbe stato. Da qui, da noi, inizia la storia”. Inizia così il libro, ed è lo stesso Arnaldo, scomparso nel 1982, a narrarla. A prestargli la voce è stata la giornalista Agnese Spinelli, ghostwriter di un progetto fortemente voluto dalla famiglia Degoli ed in particolare da Thomas Rossi, marito di Francesca per l’occasione. «Ho sognato Arnaldo che mi diceva di scrivere il libro della sua vita – ha raccontato durante la presentazione del libro a giornalisti e critici moderata da Alberto Agazzani -. Così, parlandone con il resto della famiglia, abbiamo deciso di raccontare i nostri ricordi e di svelare i segreti di una storia così longeva, ricette comprese». Il libro racconta i 75 anni di vita del locale, ma è una sorta di biografia di un intero paese: «Ho intervistato tantissime persone per ricostruire nel modo migliore l’atmosfera e le personalità principali di questo racconto, rendendomi conto che questa era sì la storia della famiglia Degoli, ma anche la storia di un intero paese – ha spiegato l’autrice del libro -». La festa del 18 settembre sarà così un modo di rivivere e ricordare un’atmosfera passata ed un passato comune, ma anche un momento per guardare al futuro. Soprattutto per questo, dopo la presentazione del libro, che si terrà dalle 16:30, ci sarà un’asta benefica di vini: il ricavato dell’asta sarà devoluto all’associazione Aut-Aut per le famiglie con bambini portatori di autismo.

(foto: Gaia Roganti)