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Non è un paese per giovani. Non ancora

Di 24/06/2010Marzo 15th, 2023No Comments

“Non è un paese per giovani. Non ancora”. Questo il titolo scelto per il Forum annuale CNA Giovani Imprenditori dell’Emilia-Romagna, tenutosi lunedì 21 giugno 2010, presso la sede locale di CNA. Un occasione per discutere dei tanti problemi che ancora oggi si trova ad affrontare l’imprenditoria giovanile nel nostro Paese. All’incontro sono intervenuti, tra gli altri, Elisa Muratori (Responsabile CNA Giovani imprenditori Emilia-Romagna), Irene Tagliani (Presidente CNA Giovani imprenditori Emilia-Romagna) e Paolo Govoni (Presidente CNA Emilia-Romagna). Di seguito alcune riflessioni  della giornata.

I GIOVANI E L’INNOVAZIONE
La Regione Emilia Romagna interviene a favore delle nuove imprese con un articolato
sistema di sostegni a favore del credito, l’internazionalizzazione, le reti d’impresa, le nuove aziende innovative, con un impegno finanziario notevole che, per l’anno 2010, è pari a 70 milioni di euro.
La crisi in corso ha posto fortemente il tema di come garantire una prospettiva di ripresa e crescita del sistema economico regionale il quale, fino ad oggi, ha contribuito in modo decisivo a determinare i livelli complessivi di benessere che caratterizzano il territorio. La crisi ci restituisce però un quadro di grandi incertezze per le prospettive di sopravvivenza di una diffusa presenza di micro e piccole/medie imprese che rappresentano il peculiare tratto caratteristico dell’economia regionale, ma che stanno subendo i più pesanti effetti della crisi economica in atto.
Occorre pertanto proseguire le politiche di concertazione delle scelte di sostegno alle
imprese con l’obiettivo di concorrere a migliorare i livelli di competizione delle imprese e dell’intero sistema economico regionale.
Per il raggiungimento di tali obiettivi sono decisive una pluralità di azioni in un quadro di
grande attenzione alla selezione degli interventi sui quali destinare le risorse disponibili.

PRIORITA’ e RICHIESTE DEI GIOVANI IMPRENDITORI

Dalla premessa e dall’analisi del contesto emerge a nostro parere con chiarezza, il ruolo prioritario dei giovani per il mondo dell’economia e per la società in generale, ruolo che però non viene ancora riconosciuto. Senza il loro apporto e supporto non sarà possibile sostenere l’economia e il benessere del Paese e di questo territorio in particolare. Non volendoci rassegnare a chi invita i giovani italiani a “tenere pronta la valigia” come provocatoriamente aveva fatto Pier Luigi Celli5 nella sua lettera al figlio, vogliamo collaborare con i diversi livelli istituzionali esplicitando i nostri bisogni e le nostre necessità al fine di migliorare la situazione garantendo per tutti un futuro sostenibile. A questo fine siamo entusiasti della decisione della Regione Emilia Romagna di costituire un tavolo sui giovani, organizzato in modo trasversale rispetto a tutti gli assessorati che, speriamo, prenda al più presto forma e concretezza.

SOSTEGNO ALLA NEO?IMPRENDITORIA GIOVANILE
Lo spirito imprenditoriale dei giovani è ancora più che presente, i giovani del nostro territorio hanno continuato a costituire imprese e a fare investimenti anche in un momento di crisi globale e in alcuni casi sono stati premiati.
Occorre però in un momento congiunturale difficile come quello attuale, caratterizzato da incertezza e discontinuità nel mercato del lavoro, investire sull’economia della conoscenza attraverso la formazione continua. La capacità di adattamento, infatti, in un contesto in continuo cambiamento diverrà fondamentale per i Giovani Imprenditori, per il mercato delle nuove professioni, per i dipendenti delle imprese che necessiteranno di strumenti per ricollocarsi sul lavoro ma anche per orientarsi al lavoro autonomo, all’auto imprenditorialità e alla creazione di impresa. CNA Giovani Imprenditori chiede quindi che, considerando anche i cambiamenti previsti nel 2013 sui finanziamenti dal Fondo Sociale Europeo, la Regione continui ad investire nella formazione insistendo in particolar modo su alcuni filoni principali: orientamento, managerialità e gestione di impresa, innovazione e reti di impresa.
CREDITO: DIFFICOLTA’ DI ACCESSO E NUOVI STRUMENTI
Il miglior investimento sul futuro è però quello di favorire la nascita e la crescita di nuove
imprese attrezzate per reggere le sfide su nuovi mercati più competitivi. A tal proposito il
gruppo Giovani Imprenditori ritiene che la leva del credito sia fondamentale per la nascita e il consolidamento di nuove imprese giovani. Oltre a mantenere e potenziare il sistema delle controgaranzie attraverso il ‘Fondo Regionale di Controgaranzia’ che opera sul sistema delle garanzie è necessario che le Banche guardino avanti, non valutando unicamente bilanci pregressi, ma valutando con competenza e con strumenti idonei l’idea imprenditoriale e i ‘Business Plan’. Spesso infatti aziende giovani, che non possono valersi di bilanci consolidati, si vedono escluse da un finanziamento o finiscono nell’ultima fascia di valutazione del ‘rating’. Diventa pertanto necessario lavorare sui meccanismi che definiscono il ‘rating’ affinché le Banche possano saper valutare l’idea imprenditoriale, tener conto del curriculum dell’aspirante imprenditore, saper costruire un’analisi previsionale economica e finanziaria del progetto imprenditoriale. Persiste una grossa difficoltà di accesso al credito, che in alcuni casi potrebbe essere aiutata da percorsi di microcredito collegati all’avvio di impresa; tutte le aziende di successo che vedrete nel video ci hanno segnalato di essere riusciti a fare quello che hanno fatto senza ricevere nessun supporto dal sistema bancario e che fino a che non sono stati presentati bilanci consolidati e di successo la situazione non è stata sbloccata. Emerge anche dal confronto con sistemi adottati in altri paesi europei (la Francia ad esempio ha fatto grandi passi in avanti su questa materia) la necessità di introdurre più massicciamente strumenti di private equity e venture capital, principalmente rivolti a imprese giovani con elevate prospettive di crescita e che difficilmente sarebbero in grado di reperire capitale di rischio con mezzi tradizionali causa l’iniziale bassa redditività e scarsa dotazione di garanzie offribili.
INSIEME PER IL CAMBIAMENTO
La fascia di popolazione che dovrà sostenere l’economia nei prossimi anni si assottiglia e se si vuole che questa generazione riesca a reggere questo peso a beneficio di tutta la società è necessario innanzitutto riconoscerne l’importanza, il valore e la soggettività economica e poi capire quali sono gli strumenti, il contesto e il supporto di cui avranno bisogno. La crisi ha dato un segnale forte: il mondo sta cambiando, in modo molto netto, e  soprattutto molto veloce. I paesi emergenti corrono a velocità incredibili (la Cina produce più ingegneri di tutta l’Europa). Le turbolenze del mercato insieme ad un debito crescente proiettano ombre e preoccupazioni sul futuro dei nostri paesi. Crediamo occorra una vera e propria rivoluzione culturale sociale ed economica per gestire il dinamismo e la velocità del cambiamento, trasformandoli in opportunità di crescita e in fattori decisivi di competitività. Il fattore positivo è che, come spesso avviene in momenti di estrema difficoltà, si raggruppano le forze e sia il mondo delle imprese (con la recente costituzione di RETE Imprese Italia) che quello dei giovani imprenditori si stanno muovendo, cercando di portare avanti i punti in comune e di trovare sinergie per fare massa critica ponendo alle istituzioni delle richieste condivise il più possibile. Se è innegabile che i giovani abbiano ereditato una situazione di svantaggio determinata dalle infauste scelte operate dalle generazioni precedenti non vogliamo che questo sia un alibi, anche se i giovani di oggi sono la prima generazione della storia a non avere un aspettativa di miglioramento rispetto a quelle passate, la storia insegna che nonostante gli ostacoli ogni generazione ha comunque il compito di trovare la propria strada. “Io sono la prova che in questo paese tutto può cambiare” sono state le parole di Barack Obama nel suo primo discorso dopo l’esito delle elezioni americane.  Vogliamo così portare degli esempi concreti che dimostrino quanti e quali risultati si potrebbero avere da una proficua collaborazione con le istituzioni. Vogliamo dimostrare che lo spirito imprenditoriale e ottime capacità sono presenti nei giovani imprenditori di oggi, di quegli imprenditori che vogliono andare all’estero per sviluppare le loro imprese e non per fuggire dal loro Paese e che se come abbiamo provocatoriamente scritto nel titolo dell’incontro di oggi non siamo ancora in un Paese per giovani, intendono contribuire affinché lo possa diventare.