Tra importanti distinzioni a livello nazionale e incognite geopolitiche, la mobilità globale si fa sempre più elettrica.
E cresce l’interesse nei confronti della connettività a bordo di veicoli sempre più tecnologici e personalizzabili. Con le interruzioni delle catene di rifornimento globale e il conseguente rallentamento delle consegne, anche i consumatori cambiano approccio. Pur di avere veicoli ecologici e tecnologici come quelli elettrici, aumenta la pazienza e il tempo che l’acquirente è disposto ad attendere per la consegna. Questi sono alcuni dei più importanti temi che emergono dal Global Automotive Consumer Study 2023, lo studio globale che Deloitte conduce ogni anno su oltre 26.000 consumatori di 24 Paesi per catturare in anteprima le tendenze e le variabili più rilevanti nella trasformazione del settore automotive, in uno dei momenti più complessi della sua storia. A livello globale, infatti, la transizione verso la mobilità elettrica procede con decisione, spinta da nuove tecnologie e normative sempre più stringenti e vincolanti sul fronte ambientale. Se poi spostiamo il focus sul nostro Paese, notiamo che l’Italia fa registrare una delle percentuali più alte in assoluto per i veicoli alternativi a benzina o diesel come quelli ibridi o full electric, che messi insieme salgono dal 69% al 78% del mercato, superando di gran lunga la penetrazione rispetto a Paesi avanzati come Germania (49%), Cina (55%) e Corea del Sud (62%).