1 miliardo di euro
Il costo del conflitto in Ucraina sarà superiore a un miliardo di euro per l’economia emiliana. «Tuttavia – è la convinzione del presidente di Confindustria Emilia Valter Caiumi – le imprese sapranno reagire, soprattutto se avranno le spalle coperte da governi stabili e duraturi. Abbiamo la fortuna, nei nostri territori, di essere molto poliedrici: questa grande capacità di avere molte filiere dà una compensazione e una stabilità molto importanti». Prosegue Caiumi: «Il nostro territorio è molto interessante. Con operazioni che garantiscano sempre più stabilità di governo nei prossimi anni, questa attrattività può allargarsi ad altre parti dell’Italia. Se il nostro Paese riuscirà ad avere una stabilità proiettata nel tempo, sono convinto che chiamerà molti investimenti, sia europei che da fuori Europa. Riusciremo a tenere sotto controllo il trend economico. Siamo dinamici e sono fiducioso. Ci dobbiamo abituare a far fronte alle intemperie che si presentano».
+35% costi vino
A causa della guerra in Ucraina sono aumentati del 35% i costi per il vino italiano con un impatto pesante sulle aziende vitivinicole. È l’allarme lanciato dal presidente della Coldiretti Ettore Prandini in occasione del Vinitaly di Verona. Le aziende vitivinicole Made in Italy si sono trovate a fronteggiare aumenti unilaterali da parte dei fornitori di imballaggi che – spiega Coldiretti – arrivano oggi a pesare sui bilanci per oltre un miliardo di euro. Una bottiglia di vetro costa più del 30% in più rispetto allo scorso anno, mentre il prezzo dei tappi ha superato il 20% per quelli di sughero e addirittura il 40% per quelli di altri materiali. Per le gabbiette per i tappi degli spumanti gli aumenti sono nell’ordine del 20%, per le etichette e i cartoni di imballaggio rispettivamente del 35% e del 45%.