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Nada_07_@Andrea_BandiniArtista_ Nada

Album_ L’amore devi seguirlo

Etichetta_ Santeria / Audioglobe

Anno_ 2016

Da diva ragazzina scaraventata sul palco di Sanremo a nemmeno sedici anni, Nada Malanima si era trasformata in cantante, capace di capolavori pop e discese nella canzone d’autore più cruda, ma anche di prove decisamente dimenticabili. Poi un lungo silenzio fino al 1999 – il vero punto di svolta – di nuovo sul palco dell’Ariston, con Guardami negli occhi: la voce era diventata un graffio roco, il suono tagliava la faccia, le parole grondavano di dolcezza disperata e viscerale. Ogni cosa che Nada ha fatto, da quel momento in poi, è stata necessaria, urgente come grida da lanciare all’aria per non impazzire. L’amore devi seguirlo, il suo ventesimo album in studio, non fa eccezione, e anzi questa volta l’urgenza è stata tale da averla portata a scrivere, arrangiare e produrre tutto da sola. Ne sono nate canzoni vestite di stracci, all’esatto opposto dell’estro cameristico di quelle contenute nel precedente Occupo poco spazio, alle quali però non manca nulla: bastano poche note di pianoforte appese al niente per rendere indimenticabile il fatalismo di Una pioggia di sale, o una chitarra ostinata attorno a pochi accordi per dipingere, in Aprite le città, un mondo dove ogni appiglio è saltato ed è facile perdersi. Unica salvezza, ci confessa Nada sorridendo, è l’amore: basta non caricarlo di niente e goderselo come una filastrocca elettrica da cantare a squarciagola.