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PER IL RILANCIO DEI CENTRI URBANI NEGLI ULTIMI ANNI SI È APERTO UNO SCENARIO DI INFINITE POSSIBILITÀ: DALLA BATTAGLIA CONTRO GLI IMMOBILI INVENDUTI AL CITY BRANDING, PASSANDO PER GARE SIMILI A CONCORSI DI BELLEZZA PER PALAZZI E IL RECUPERO DEGLI EDIFICI DISMESSI. QUESTO MESE VI PROPONIAMO UN BREVE VIAGGIO PER SCOPRIRE NUOVI MODI DI VIVERLI

MILANO _ Riconversioni culturali

fabbricadelvaporeEra uno dei capolavori dell’architettura industriale milanese: nelle sue sale gli operai lavoravano alla “costruzione, riparazione, vendita di materiale mobile e fisso per ferrovie, tramvie e affini”. A metà degli anni 80 l’amministrazione comunale, dopo diversi cambi di indirizzo, ha creato la Fabbrica del Vapore, trasformando un’area industriale dismessa nel cuore della città in un centro di produzione culturale. Quattordici diversi laboratori vi operano ogni giorno, mentre al Comune resta la gestione diretta di uno spazio dove organizzare mostre, rassegne teatrali e workshop.

 

 

MELBOURNE _ Il paradiso dei pedoni

Fed_square_melbourne_(travelweare.com)Riqualificare una città significa anche dare importanza a chi percorre le sue strade: mentre quasi ovunque si fa posto alle macchine, Melbourne ha accomodato le proprie vie per i pedoni, rinnovando gli arredi urbani e indicendo concorsi per rendere più gradevoli le facciate dei palazzi. Il risultato? Dal 1995 al 2005 il traffico pedonale è aumentato del 40 per cento e il giro d’affari dei piccoli negozi è cresciuto di conseguenza, portando con sé un aumento dei posti di lavoro e delle entrate fiscali.

 

 

LONDRA _ Nulla rimane abbandonato

londra_6Lasciare un edificio abbandonato oppure affittarlo a basso costo? In una metropoli come Londra, dove un terzo delle proprietà di lusso lungo la Billionaires Row rimangono vuote per anni, c’è chi propende per la seconda soluzione: da anni la Camelot Property permette a chi cerca casa di diventare il custode di stabili in attesa di restauro, chiedendo una pigione ribassata e facendo pagare un piccolo contributo mensile anche al proprietario. Una strategia win-win sia per chi non si può permettere affitti più alti sia per chi non vuole che una proprietà inutilizzata perda valore.

 

 

 

AMSTERDAM _ Un marchio affermato

iamsterdam_3656_(credit_Roel_Prikken)Raccontarsi come un luogo dove convivono da sempre creatività, innovazione e spirito commerciale non è semplice: Amsterdam ce l’ha fatta grazie a una campagna di city branding che ha rilanciato la città come meta ideale per il turismo e per gli affari. Creato nel 2004, il marchio I Amsterdam appare ovunque: sigilla iniziative commerciali, decora gadget, si fa monumento in diverse aree cittadine. E conquista con immediatezza: più di un brand, quelle due semplici parole sono per chiunque un invito a fare parte della città.

 

 

 

JOHANNESBURG _ Sviluppo su misura

new_fleurhof_views_(mh.org.za)Da anni le metropoli africane continuano ad attirare migranti dalle campagne, e la domanda di abitazioni a canone calmierato aumenta di conseguenza. Nell’area di Johannesburg, tra Roodeport e Soweto, è nato un progetto di social housing chiamato Fleurhof Views: sono già state costruite 286 unità abitative – riservate a chi guadagna tra i 150 e i 550 euro al mese e dotate di una tecnologia che riduce del 50 per cento l’energia necessaria per riscaldare l’acqua – e presto il complesso verrà dotato anche di asili, scuole e centri religiosi, creando una vera e propria comunità.

 

 

 

LIONE _ Permette? Lione…

ONLY+LYONSi dice Francia, e subito si pensa a Parigi. Giusto? Non proprio. O meglio: non più, da quando Lione ha creato il brand ONLYLyon per fare del locale modello di sviluppo economico un esempio a livello europeo. Con un’ambizione da capitale continentale delle startup, la città ha usato il marchio non solo per conquistare visibilità sui media, ma anche per presentarsi al mondo degli affari tramite un network di quasi 20mila ambasciatori, che si sono assunti il compito di promuovere il territorio durante i loro viaggi di lavoro e di illustrarne le opportunità ai potenziali investitori.