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Better call Saul_Netflix (5 stagioni: 2015 – 2020)

Per gli amanti delle serie tv, Breaking bad è una delle poche che accede all’Olimpo dei capolavori che hanno fatto la storia di questo genere di intrattenimento. Better call Saul è il suo spin off (ossia una serie che nasce dalla costola di un’altra) in cui il protagonista assoluto è l’avvocato Saul Goodman, lontano dagli schemi del legale sobrio, ma brillante solutore di problemi non convenzionali e ben oltre i confini del consentito dalla legge. L’avvio della serie trova Saul impiegato sotto falso nome in una tavola calda dopo la sua precipitosa sparizione alla fine di Breaking bad. La storia scandaglia il suo passato di Jimmy McGill, che scopriamo essere la vera identità di Saul. L’esplorazione delle sua vita comincia dal rapporto conflittuale col fratello Chuck, luminoso avvocato, e prosegue con la storia d’amore e complicità professionale con la brillante collega Kim. Via via nella storia principale si vanno innestando anche le vicende originarie di personaggi secondari di lusso, dall’ex poliziotto tormentato Mike Ehrmantraut all’imprenditore narcotrafficante Gus Fring, in un plot secondario ma molto sostanzioso che spiega i retroscena legati al traffico di stupefacenti del Cartello in Breaking bad.
Attraverso “Better call Saul”, i fan di Breaking bad soddisfano quindi tutte le curiosità sul passato di diversi personaggi secondari di grande spessore, scoprendone lati nascosti e insospettabili. La serie, rispetto all’originale, scorre forse con colpi di scena meno forti e tragici, ma si snoda morbida, vivace e intrigante, senza annoiare un istante.
E’ appena arrivata su Netflix la quinta e ultima serie di Better call Saul che – dopo il film El Camino, che ha raccontato il destino di Jesse Pinkman – sarà l’ultimo atto del microcosmo di Breaking bad, in cui il creatore della saga, Vince Gilligan, ha spremuto fino in fondo i suoi personaggi con eccezionale abilità e senza mai fargli perdere mordente.