Autore: Alberto Beltrame
Titolo: Tutto nero
Verdechiaro Edizioni
Anno: 2015
Info: pp. 151 – € 14
Dentro questo romanzo dal ritmo sincopato ci sono alcuni luoghi comuni dei nostri tempi, dallo yuppismo anni ’80, inverni a Cortina estati sugli yacht della Costa Smeralda, fino alla società del benessere diffuso di fine secolo, al crack di Lehman Brothers, alla stagione dell’indifferenza che da anni punteggia le nostre vite, arrotolate nel vortice di una crisi che sembra indicare una mutazione antropologica. Il linguaggio per raccontare tutto questo non può che essere quello del cinema, anzi delle serie televisive americane, un unico flashback montato in sequenze incalzanti che mostrano le tappe di un’educazione alla durezza empirica del mondo, protagonista Lorenzo, giovane alla vigilia dei trent’anni, colpito a morte da uno sconosciuto motociclista a un semaforo, sull’Aston Martin guidata da un amico, al polso un costosissimo Patek, regalo per il coronamento del sogno di una vita. Tutta la narrazione ruota attorno a questi ultimi momenti che srotolano il filo completo del gomitolo: Lorenzo orfano in pochi anni di entrambi i genitori, Lorenzo che sbarca il lunario, Lorenzo che studia da autodidatta i meccanismi perversi della finanza, che promette di fronte alla tomba dei genitori di diventare miliardario, Lorenzo che decide infine di devolvere in progetti di beneficenza metà dei suoi guadagni, coinvolgendo la moglie e il gruppo dei suoi amici più fidati. E alla fine il sipario cala inesorabile, la sirena di un’ambulanza, la voce di qualcuno che chiama.
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