Che siano grandi o piccole tutti i giorni in un ’impresa si devono fare delle scelte . Abbiamo chiesto a diversi imprenditori imprenditori di raccontarci momenti critici nella loro attività e le alternati ve che hanno considerato per superarlo. Abbiamo poi sottoposto le loro storie a consulenti che ci hanno offerto la loro analisi. A voi proponiamo di provare a metter vi nei panni dei protagonisti e fare la vostra scelta. Senza paura di sbagliare.
REAGIRE ALL’IMPREVISTO
Azienda: Serigrafia 76
Chi: Fausto Mazzali
Sede: Montecchio Emilia (RE)
Fatturato: 4 milioni di euro
In quasi quarant’anni di attività l’azienda è diventata un punto di riferimento a livello mondiale nel campo della serigrafia industriale. Questo non le ha però impedito di attraversare un brutto momento all’inizio della crisi: «Nel 2009 il nostro fatturato è calato del 47 per cento – spiega Fausto Mazzali, amministratore delegato di Serigrafia 76 – In pratica c’è stato un blocco improvviso del lavoro».
SOLUZIONI
1. aumento i costi e investo nello sviluppo
2. riduco l’organico aziendale
3. aspetto un’evoluzione dello scenario economico
«Negli ultimi anni di crisi molte aziende hanno vissuto rapidi crolli del fatturato, a volte anche con esiti drammatici. Reagire alla situazione e cercare subito una soluzione è la prima cosa da fare, e si possono intraprendere diverse strade. La prima è quella di cercare di assorbire il colpo, aspettando che passi il peggio. In questo modo ci si adegua a livelli di produzione ridotti, ma si rischia di interrompere la collaborazione con i fornitori abituati a ordini più consistenti, allungando inevitabilmente i tempi per tornare ai volumi d’affari pre-crisi. Un’altra soluzione possibile è quella di ridurre l’organico: un modo rapido di contenere i costi in un momento in cui le entrate si riducono,ma anche quello che ha un impatto più violento sui dipendenti e sul territorio in cui si opera. Oltre ad avere una ricaduta negativa sull’immagine aziendale, specialmente nel caso in cui l’impresa si dichiari attenta alla propria responsabilità sociale, la riduzione d’organico si ripercuote anche sul futuro: quando il lavoro ripartirà, non vi saranno risorse sufficienti a gestire le commesse. La terza ipotesi è anche quella che, a prima vista, parrebbe più azzardata delle altre: l’imprenditore potrebbe investire nello sviluppo del prodotto o nel marketing, fidelizzando i clienti già acquisiti e andando allo stesso tempo in cerca di nuovi mercati. Una scelta che apre nuove strade per il futuro ma che è molto difficile da compiere mentre si affronta un drastico calo del fatturato, dato che ogni investimento coincide con un’ulteriore uscita di cassa».
Davide Caiti, consulente comunicazione e marketing
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