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Che siano grandi o piccole tutti i giorni in un ’impresa si devono fare delle scelte . Abbiamo chiesto a diversi imprenditori imprenditori di raccontarci momenti critici nella loro attività e le alternati ve che hanno considerato per superarlo. Abbiamo poi sottoposto le loro storie a consulenti che ci hanno offerto la loro analisi. A voi proponiamo di provare a metter vi nei panni dei protagonisti e fare la vostra scelta. Senza paura di sbagliare.

Azienda: Termo-In
Chi: Giuliano Cavazza
Sede: Modena
Fatturato: 8,4 milioni di euro

Anche per Termo-In – leader nel settore degli impianti industriali e civili ad alta tecnologia – l’operatività non può prescindere da un sistema Ict performante. Racconta il presidente, Giuliano Cavazza: «Fino a qualche tempo fa, la nostra quotidianità era fatta di server che si bloccavano, software che avevano problemi di compatibilità, connessione internet che saltava o rallentava… Il lavoro era una corsa a ostacoli: dovevo continuamente affrontare emergenze di questo tipo mentre avevo bisogno di concentrarmi sullo sviluppo della nostra attività».

 

SOLUZIONI

1. Assumo una competenza interna specializzata
2. Mi avvalgo di fornitori diversi in base al servizio o al prodotto
3. Affido tutto il sistema Ict in outsourcing

ANALISI
«L’idea di assumere una competenza interna per assolvere a tutte le esigenze di gestione Ict (Information and communication technology) è spesso la prima opzione, nella convinzione che le competenze di un tecnico possano bastare ad assolvere tutte le esigenze che nascono nel quotidiano. In condizioni di normale attività e assenza di sviluppi o variazioni improvvise dei processi gestionali quest’idea trova spesso conferma nei fatti. Ecco però che, al manifestarsi di nuove esigenze generate da circostanze interne (es. adeguamento del software gestionale a nuove esigenze commerciali) o imposte dall’evoluzione tecnologica (es. aggiornamento della piattaforma tecnologica per subentrata obsolescenza), diventano necessarie competenze che difficilmente si ritrovano tra quelle di un solo tecnico. Se consideriamo anche l’auto-formazione continua a cui un dipendente è costretto a dedicare buona parte del proprio tempo per non restare ancorato a conoscenze obsolete, questa scelta si rivela essere poco vantaggiosa non solo per ragioni di efficienza, ma anche per ragioni economiche. Senza contare il rischio di perdere tutto il know-how nel caso in cui cessi il rapporto di lavoro con questo collaboratore. La scelta di avvalersi di fornitori esterni diversi in base al servizio o al prodotto rivela spesso la sua debolezza nell’assenza di assunzione di responsabilità, quando la risoluzione di un problema coinvolge più fornitori contemporaneamente. Allo stesso tempo, si assiste spesso alla genesi dell’effetto perverso tale per cui, più a lungo dura il problema, più il fornitore guadagna e ha quindi meno interesse a trovare una soluzione in tempi brevi. Inoltre, se è vero che in questo modo si avrà la certezza di disporre di competenze estremamente specializzate per specifiche criticità, è altrettanto vero che si rischia di non avere mai veramente sotto controllo i costi totali che assommano tutti questi diversi fornitori, calcolati spesso tra i costi, piuttosto che tra gli investimenti. Con l’affidamento del sistema informatico in outsourcing, l’azienda cede il controllo di processi non-core in un rapporto di fornitura basato su una delega fiduciaria. Se si superano le comprensibili resistenze iniziali a questo approccio, si possono apprezzare gli interessanti vantaggi che offre. Innanzitutto un’azienda di consulenza a cui si affidasse la gestione del sistema informatico condividerebbe l’obiettivo dell’imprenditore: vedere l’impresa funzionare al meglio, pena la perdita del contratto. Inoltre, l’azienda di consulenza avrebbe a proprio carico l’onere della formazione continua, non solo per mantenere alti i livelli di servizio attesi dal cliente, ma anche nell’ottica di una propositiva funzione di delega alla progettazione di soluzioni di efficientamento o innovazione, che potrebbero essere remunerati in funzione dei benefici generati nella loro applicazione ai processi aziendali».

Fabio Montanari  – consulente Ict