Avete mai sentito parlare della Banca della calce? Concretamente è un circuito di depositi certificati, con sede centrale a Bologna, nei quali è possibile acquistare la calce e farla maturare per migliorarne le caratteristiche chimico-fisiche. Incuriositi, ne abbiamo parlato con il Presidente, il Prof. Andrea Rattazzi che, insieme al Dott. Costantino Polidoro e all’Ing. Arabella Stracciari, l’ha fondata per «mettere la calce di qualità al centro dell’edilizia del futuro e del restauro del patrimonio».
Come e perché nasce la Banca della Calce?
La Banca della Calce è una realtà costituita del 2009 e sorta come naturale sbocco operativo dell’idea fondativa del Forum Italiano Calce. È proprio in virtù dell’interesse suscitato su scala nazionale e internazionale da parte del Forum, che abbiamo potuto verificare la crescente attenzione degli operatori del settore nei confronti del recupero della calce. Su queste basi è nata a Bologna la Banca della Calce, una realtà dedicata esclusivamente alla calce per opere di architettura e di restauro.
La parola banca è stata scelta per indicare la tutela? È anche simbolo della volontà di investire e far investire?
Il richiamo a concetti attinenti al mondo finanziario come banca, e quindi deposito e investimento, deriva dalla consapevolezza che la calce, come il buon vino, accresce il suo valore nel tempo. Siamo convinti che investire in calce sia una buona opportunità. Artigiani, restauratori, privati acquistano da noi piccole produzioni di grassello prima del loro invecchiamento, che viene fatto in depositi individuati sul territorio nazionale, e lo ritirano dopo un tempo prestabilito. Il prezzo del grassello al momento dell’acquisto è sensibilmente più basso (dal 20 al 50%) rispetto al corrispettivo invecchiato.
Per quale motivo la calce è una materiale così prezioso? Come si colloca nel contesto del green building?
La calce possiede molte proprietà che ne fanno un prodotto da costruzione verde, cioè sostenibile sotto il profilo ambientale ed ecologico: è un materiale naturale, prodotto attraverso il semplice riscaldamento di pietra calcarea; non contiene né rilascia sostanze tossiche o dannose; il più delle volte, reagisce con queste, sottraendole di fatto all’ambiente; è diffusa praticamente ovunque; può essere prodotta localmente in linea con la politica della filiera a km 0; assicura agli ambienti comfort e salubrità grazie alle sue caratteristiche di igroscopicità e di antisetticità; ha un basso costo di produzione e un basso impatto ambientale.
La produzione di calce è efficiente dal punto di vista energetico e potrebbe essere realizzata anche attraverso l’impiego di energie alternative a quelle fossili, come per esempio le biomasse.
Chi sono i vostri clienti e quali sono le vostre attività?
Il nostro mercato è prevalentemente su scala nazionale, distribuito su tutto il territorio. Ci rivolgiamo a tre grandi categorie: imprese, enti e privati. I nostri prodotti e servizi professionali sono il già citato Grassello di calce invecchiato, l’unico, sul mercato italiano e internazionale, sottoposto a certificazione secondo uno specifico Disciplinare tecnico; poi offriamo anche consulenza e progettazione, prove di laboratorio, ricerca e sviluppo, certificazione di prodotti.
Che ruolo ha la ricerca quando si parla di un materiale per edilizia utilizzato già dagli antichi romani?
Fondamentale. Occorre rispondere a domande del tipo: come possiamo adattare le tecniche usate in passato alle necessità moderne? La nostra ricerca ha lo scopo di ottenere il meglio dalla calce, mantenendo tutte le sue qualità e conciliando il passato al futuro.
La vostra collaborazione con depositi di calce di cui potete tracciare storia, metodi di lavorazione, ubicazione e ogni specifica tecnica, è un indicatore di qualità?
Come il consumatore al supermercato controlla l’etichetta per sapere come il prodotto è stato lavorato, cosa contiene e da dove proviene, allo stesso modo noi crediamo si debba procedere per l’acquisto della calce più adatta alle proprie esigenze. Intendiamo individuare depositi presso gli stabilimenti dei produttori di calce italiani, i quali possono aderire al sistema di controllo del processo di stagionatura del grassello proposto dalla Banca della Calce nel disciplinare tecnico grassello di calce invecchiato. Acquistare calce proveniente dai nostri depositi significa garanzia, affidabilità, tracciabilità.
Uno sguardo al vostro sito rivela una passione e un’attenzione alla qualità, paragonabile a quella dei produttori di vini o di cibi biologici…
Lei ha ragione, i produttori di cibi biologici sono molto attenti ai loro prodotti, a partire dalla materia prima per finire al prodotto vero e proprio. La garanzia è costituita da un marchio, dato da enti terzi come nel nostro caso. In questo modo il produttore è sì più responsabilizzato, ma soprattutto l’utilizzatore diventa un acquirente consapevole.
Come crede si evolverà la Banca della Calce in futuro?
Sicuramente continueremo a diffondere la nostra passione per la calce offrendo servizi e prodotti sempre migliori. Per raggiungere i suoi obiettivi la Banca della Calce può contare sul know-how e sull’esperienza dei suoi componenti. Stiamo infatti lavorando alla realizzazione di un nuovo prodotto a base di calce e canapa, nostra esclusiva per il mondo del green building che presto proporremo. Altrettanto certa è la nostra espansione sui mercati esteri, che già da tempo manifestano una domanda di materiali da costruzione di qualità come quello che siamo in grado di offrire noi.