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Ogni operazione in Borsa può essere distinta in due macrofasi: semina e raccolta. Ma ci sono semine diverse e differenti raccolti. Non è garantito che la semina che stai facendo porterà alla raccolta che stai auspicando. Magari ti stai impegnando eppure i risultati sono quelli che sono, facilmente molto lontani dalle tue aspettative. Qualche bella piantina sarà nata, ma è stata fortuna o è frutto di un metodo rigoroso? Per ogni bella piantina fiorita, quante altre in proporzione non sono sbocciate? Quanta fatica hai fatto? Lo sforzo profuso è stato in linea coi risultati ottenuti?
Nella società per cui lavoro non c’è giorno che non arrivi qualche ingenuo illuso, tipicamente proveniente dalle truffe del forex e delle opzioni binarie, che ci chiede la ricetta magica per raddoppiare i soldi in poco tempo: persone che non sanno minimamente cosa significhi la semina e perciò destinati a raccogliere aria. Prima di raccogliere i frutti, che non cascano dal cielo, bisogna trovare un terreno fertile, dissodarlo, zapparlo, ararlo, spianarlo, rullarlo… Di sicuro non si fa in un paio di giorni.
Poi c’è il fattore C, come una bella pioggia al momento giusto, ma audentes fortuna iuvat dicevano i latini. La fortuna pura può anche capitare una volta ma, se non la coltivi, la prossima volta andrà ad affiancare qualcuno che questa fortuna se la starà meritando di più.
Volete uno strumento da coltivare con tanta cura e saprà di certo ripagarvi? Studiate i Certificati di Investimento: sono speciali in un momento come questo con i tassi a zero e soprattutto non fatevi illudere da banche a caccia disperata di risparmio da gestire e che mai come ora vi faranno vedere le performance di questi mesi come se fossero garanzia di risultati futuri. In borsa non si investe con lo specchietto retrovisore!