Skip to main content

ARCHITETTURA
Connessioni culturali
Fulcro nevralgico tra il Museo Nazionale di Storia Americana e il Washigton Monument, il nuovo NMAAHC (National Museum of African American Historiy and Culture), progettato da David Adjaye, si erge con la sua forma simbolica a sottolineare l’importanza della cultura africana nella determinazione della storia americana. Se il riferimento stilistico è da ricercare nell’arte degli Yoruba dall’Africa occidentale, un chiaro rimando all’artigianato africano si ha anche nella facciata, ricoperta interamente da una filigrana di bronzo, che filtra l’ingresso della luce naturale e si apre solo in corrispondenza di ampi squarci che traguardano la città. La scelta di non portare il rivestimento fino al piano d’ingresso, oltre ad enfatizzare la “corona” innalzandola dal terreno, permette una transizione graduale dall’esterno all’interno caratterizzato da un portico inclinato che riflette l’acqua, e una grande fontana centrale che illumina in modo scenografico i piani interrati. L’interno è un susseguirsi di spazi emozionali, caratterizzati da grandi altezze, particolari effetti di luce naturale, e una tavolozza di colori naturi creata da un sapiente utilizzo di calcestruzzo, legno e vetro.

DESIGN
Fordlandia relive

Studio Swine, mette in mostra a Londra un pezzo di Amazonia, facendo rivivere Fordlandia, la città fatta costruire da Henry Ford negli anni 30 come riserva di ebanite per la sua industria, e successivamente abbandonata a partire dal 1940. La collezione che ne scaturisce, utilizza le potenzialità di questo particolare materiale nero e resistente, a base di gomma naturale vulcanizzata, per dar vita a pezzi d’arredamento lineari e leggeri che richiamano il mondo industriale. Mettendo in scena la loro utopia, il duo anglo-giapponese formato dall’architetto Azusa Murakami e dall’artista Alexander Groves, immagina un destino diverso per la città attraverso la riscoperta di un nuovo equilibrio tra natura e industria.