Skip to main content

Elisa Braghiroli, Responsabile Formazione Giovani e Disoccupati braghiroli@ifoa.it

Come emerge da diverse ricerche di istituzioni quali Almalaurea, Camere di Commercio, Associazione Treelle, Fondazione Rocca, le imprese italiane, nella valutazione dei candidati, si basano su elementi puntuali: le conoscenze tecniche, quelle delle lingue straniere ma anche e, soprattutto, la presenza di soft skills, ovvero di quel range di competenze che consistono in attitudine al problem solving, dimestichezza nel team working, flessibilità e adattabilità, capacità di analisi e sintesi, autonomia di giudizio, comunicazione efficace.
Se è una verità che le competenze trasversali sono quelle più richieste dalle aziende per tutte le professioni cui i candidati si avvicinano, altrettanto certa è la difficoltà che i giovani diplomati, usciti dalla scuola superiore, hanno nel mettere in evidenza la loro cultura in fatto di “abilità” trasversali.
Un gap questo che la formazione professionale ha osservato nel tempo, cogliendo i segnali di trasformazione dei bisogni del mondo del lavoro e cercando di mettere a punto strumenti in grado di colmare i vuoti lasciati dall’educazione scolastica. Il project work che nasce nelle migliori università inglesi ed americane proprio per allenare gli studenti a comunicare con il mondo del lavoro, sfidandoli a trovare in modo collaborativo soluzioni reali, è da anni praticato in IFOA in particolare nei corsi Post Diploma. Il project work è il momento in cui invitiamo i nostri ragazzi a mettersi in gioco con le aziende, a combinare conoscenze tecniche e soft skills per sviluppare un progetto aziendale di successo. Per la prima volta quest’anno alcune aziende clienti ci hanno chiesto project work basati su loro reali bisogni e i progetti realizzati saranno utilizzati per una concreta applicazione nelle aziende committenti. Interagire, negoziare, arrivare a soluzioni condivise, comunicare i risultati proprio come verrà richiesto nella vita professionale: insistiamo su queste competenze per aiutare i ragazzi a non farsi trovare spiazzati in uno stage o quando entreranno nel mondo del lavoro.