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rainingrats“Piovono cani e gatti!” è un’esclamazione che usano gli inglesi per indicare precipitazioni torrenziali. Benché non risulti che siano mai piovuti mammiferi, l’idea che alcuni animali possano piovere effettivamente dal cielo è tutt’altro che un’esagerazione.

Piogge di rane, pesci, insetti, uccelli o serpenti sono documentate fin dall’antichità: fenomeni simili sono citati già nel I secolo D.C. da Plinio il Vecchio, e raffigurati in diversi testi del XVI e XVII secolo. Tra la fine del ‘700 e l’inizio dell’800 il fisico André-Marie Ampère tentò di spiegarlo ipotizzando venti in grado di sollevare in aria piccoli animali.

Pochi decenni dopo, nel 1861, accadde uno degli episodi più famosi. Nel mese di febbraio, Singapore venne colpita da un terremoto e da diversi temporali. Durante questo periodo, gli abitanti riferiscono di pesci gatto caduti dal cielo. L’idea che queste testimonianze così datate possano non essere attendibili non regge di fronte a numerosi casi registrati nei decenni successivi, fino ad arrivare alle piogge di rane in Ungheria nel 2010 e alle piogge di pesci praticamente annuali in varie parti del Mondo. Il fenomeno è così noto da essere raffigurato anche al cinema e in tv, ad esempio nel film Magnolia e più recentemente nella serie TV Fargo.

L’ipotesi più accreditata? Alcune trombe d’aria sarebbero in grado di creare vortici che proiettano in aria pesci o piccoli anfibi, che poi ricadono anche a chilometri di distanza. Ma di fatto, questo non è ancora stato osservato direttamente.