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Davide_bianchini3Sic transit gloria mundi. Il terzo millennio sta cancellando certezze ataviche, in nome di una rivoluzione tecnologica più veloce dell’abilità dei più attenti di raccontarla.

Spulciando statistiche e curiosità, mi sono imbattuto in un dato epocale. Nel terzo trimestre del 2015 nel mondo sono stati venduti più smartwatch che orologi svizzeri: 8,1 contro 7,9 milioni di pezzi. Alla faccia del Ceo di Swatch (azienda che nel recente passato non ha certo brillato per intuito e lungimiranza) che un anno fa disse che l’Apple Watch – icona della categoria – non avrebbe fatto la differenza. Un giocattolo, poco più. Il mercato lo ha clamorosamente smentito.

A certificare i dati di vendita è l’ultimo rapporto pubblicato da Strategy Analytics. Ovviamente ha avuto un peso lo shopping natalizio. Ma è ugualmente significativo: chi ha deciso di regalare un orologio ha preferito l’innovazione tecnologica alla tradizione. Rispetto allo stesso periodo del 2014, gli orologi “made in Switzerland” hanno fatto registrare un -5%, gli smartwatch uno strabiliante +316%. L’apprezzamento del Franco Svizzero ha certamente penalizzato l’export, ma sarebbe riduttivo fermarsi lì. Il mondo va avanti, non resta che adeguarsi. E in fretta. Anche in Svizzera.